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E' un lavoro lungo, difficile, articolato e delicato, visti anche i diversi ricorsi al TAR presentati da operatori sanitari che hanno scelto di non vaccinarsi e che rischiano di essere sospesi dalle loro funzioni professionali. Sul totale dei 4716 operatori attivi nei diversi settori dell'Ausl, in provincia di Modena, e dopo un botta e risposta con raccomandate necessario all'istruttoria al termine della quale potrebbe arrivare la sospensione, sono attualmente 116 gli operatori sanitari della galassia Ausl di Modena più recidivi sulla scelta di non vaccinarsi. Numeri, desumibili da una tabella riassuntiva, e impegni resi noti oggi dal Direttore Generale dell'Ausl di Modena Antonio Brambilla. 'L'obiettivo è quello di portare tutti gli operatori a vaccinarsi anche perché la sospensione di 116 operatori non sarebbe poi facile da gestire' - afferma il Direttore Generale.
Ma questi 116, tra i quali 16 tra veterinari, farmacisti, biologi, e medici, oltre a 64 infermieri sembrano rappresentare un vero proprio zoccolo duro. Rimasto al termine di una lunga campagna di persuasione rispetto agli oltre 2000 operatori che tardavano a prenotarsi e ad entrare nel circuito vaccinale per loro previsto in via prioritaria, operando all'interno della sanità pubblica. Numero rimasto al netto di coloro che si sono convinti, anche solo per la paura di perdere il posto, a vaccinarsi e di coloro che hanno documentato e motivato la loro esenzione alla vaccinazione. Nessuno sarebbe stato formalmente sospeso. Si tratta di un atto forte che può arrivare solo al termine di una procedura come detto complessa e delicata, anche per i suoi risvolti giuridici oltre che etici. In queste ore sono partite altre lettere di ulteriore sollecito. Alle quali dovrebbero seguire delle risposte di adesioni o di rifiuto motivato. Decine sarebbero anche coloro che non hanno risposto perché senza Pec e che risultano formalmente irrintracciabili. Diversi sono gli operatori attivi in strutture accreditate della provincia.
Redazione Pressa
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