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'Consegno la tessera Anpi, offeso da metodi da tribunale del popolo'

'Consegno la tessera Anpi, offeso da metodi da tribunale del popolo'

Il Consigliere comunale di San Cesario Zanoli chiamato a 'rispondere' della sua presenza ad una conferenza pubblica e l'amicizia con un simpatizzante Lega


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'Sono profondamente deluso per non dire disgustato da certi metodi usati nei miei confronti. Non occorre attendere il verdetto dei vertici locali e provinciali dell'Anpi chiamati a decidere sul mio diritto di stare o meno all'interno dell'Associazione ci cui mio padre in passato è stato anche referente e di cui ho sempre rinnovato la tessera, da trent'anni a questa parte. Sono io a non rinnovarla e a denunciare di non riconoscermi più in un associazione che dal mio punto di vista non rappresenta più i valori di democrazia, pluralità, libertà e trasparenza che l’avevano contraddistinta negli anni'

Mirco Zanoli, conosciuto Consigliere comunale della lista civica d'opposizione Rinascita Locale a San Cesario, e da sempre iscritto all'Anpi, commenta amaramente quanto è successo l'8 maggio scorso. 'Sono stato contattato dal referente locale dell'Anpi che mi invitava ad un incontro con il Presidente provinciale dell'Associazione Lucio Ferrari presso la Casa del Combattente. Già nel gennaio scorso ero stato convocato ad un analogo incontro. Forse si sarebbe parlato della messa in discussione del mio tesseramento dopo 30 anni ininterrotti, ma lo stesso presidente lo rinviò a data da destinarsi.
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Sinceramente a quasi 4 mesi di distanza e alla luce di alcuni atti consigliari presentati a mia firma e discussi su questioni come la mozione per chiedere di riconsiderare l'intitolazione di una via o una piazza a Giovanni Repetto, ex sindaco fascista, approvata invece con i voti del PD e di una lista di centro destra, credevo che l'Anpi volesse confrontarsi su questi temi'. Invece cosa è successo? 'E' successo che all'incontro, al quale mi sono recato insieme ad un collega consigliere comunale a Soliera, mi sono trovato a rispondere di tutt'altro. Ad esempio della mia partecipazione, documentata con tanto di foto del pubblico ad una conferenza estiva aperta a tutta la cittadinanza, di un giornalista appena tornato dalla Siria e che testimonianva il locale conflitto, organizzata nel 2017 da un circolo culturale connotato a destra. Una conferenza pubblica, aperta a tutti, in cui si presentava una testimonianza molto interessante. Inoltre mi hanno contestato mia presunta partecipazione, presunta nel senso che non ho partecipato, nel 2019, ad una iniziativa organizzata da una lista di Spilamberto in corsa in campagna elettorale che vede al suo interno una esponente leghista. Attribuendomi addirittura una frase che avrei pronunciato: 'la parola d’ordine è una sola categorica e impegnativa per tutti essa accende i cuori, vincere e vinceremo per un periodo di pace e di giustizia a Spilamberto'.
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Frase da loro definita fascisteggianti. Il problema è che io a quella assemblea non ho nemmeno partecipato e tantomeno ho pronunciato quella frase'. In definitiva, che cosa le è stato contestato di tanto incompatibile con la permanenza in Anpi? 'Mi hanno contestato di avere rapporti politici con la candidata a Sindaco di tale lista che avrebbe affermato di avere votato Salvini. Come se questo fosse un reato, o lo fosse anche solo avere rapporti con un leghista. Sono stato accusato di essere andato a cercare voti in un ambiente incompatibile con l'essere iscritto. Incredile soprattutto se consideriamo che queste sarebbero le motivazioni prese a supporto di un possibile diniego al rinnovo della mia tessera. Ed è ancora più incredibile perché se a San Cesario c'è una forza politica che per i suoi atti potrebbe essere accusata di prestare il fianco ad un eventuale tentativo di revisionismo storico è proprio il PD al quale ho consigliato agli esponenti Anpi a riferirsi, non certo a me, come nel caso della via intitolata a Repetto'

Cosa le è stato risposto? 'Che al sindaco di San Cesario sarebbbe stata fatta una telefonata, affermando che certe cose andrebbero lasciate nel cassetto e accusandomi di andare troppo sui giornali.
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L'Anpi ha poi criticato anche l'approvazione, come a Carpi, delle mozione per intitolare una via a Norma Cossetto, non tanto per la persona, sulla cui famiglia però hanno affermato ci sarebbe da approfondire, ma per la strumentalizzazione a cui la vicenda questa si presta. Ma se questo all'Anpi da fastidio perché non lo contesta al PD?'.
Da qui la decisione di ritirare la tessera prima che sia l'Anpi a non rinnovargliela? 'Esattamente, sono disgustato da questi metodi. Dopo 30 anni di iscrizione all'Anpi sono stato vittima di un processo sommario, condotto sulla base di insinuazioni totalmente avulse dalla realtà gravemente infondate che offendono, nel metodo e nel merito, quello spirito democratico che l'Anpi dovrebbe rappresentare. Lo ripeto, una associazione che usa questi metodi per me non rappresenta più i valori di democrazia, pluralità, libertà e trasparenza che l’avevano contraddistinta negli anni. Per questo sono io che non intendo più farne parte'

Gi.Ga.
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