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Sono stati pubblicati sull'International Journal of Environmental Research and Public Health i risultati del progetto COCOS (Covid Collateral ImpactS), ideato e condotto dalla professoressa Maria Rosaria Gualano e dal dottor Gianluca Voglino.
Il Gruppo di Ricerca - guidato dalla professoressa Roberta Siliquini - della Sezione di Igiene del Dipartimento di Scienze della sanita' pubblica e pediatriche dell'Universita' degli studi di Torino, si occupa da anni di approfondire il tema del benessere mentale in un'ottica di sanita' pubblica. Lo studio e' stato realizzato nelle ultime due settimane della fase 1 (19 aprile - 3 maggio), valutando l'impatto del lockdown sui comportamenti e sul benessere degli italiani. Dalle interviste condotte su un campione di oltre 1.500 soggetti, tutti maggiori di 18 anni d'eta', la salute mentale sembra essere un problema significativo. Si possono evidenziare profili di fragilita' tra le donne, i piu' giovani e tra coloro i quali hanno subito difficolta' economiche legate al lockdown.
I dati mostrano che il 23,2% degli intervistati ha avuto disturbi di tipo ansioso, il 24,7% sintomi depressivi, il 42,4% disturbi del sonno e, per quest'ultima patologia, la probabilita' di essere colpiti risulta doppia tra le donne. Ulteriori dati circa l'accesso alle cure, l'uso della mascherina e la paura di uscire e svolgere attivita' indotta dalle pressioni sociali saranno pubblicati dai ricercatori nelle prossime settimane e presentati al congresso mondiale di sanita' pubblica che si terra' ad ottobre. 'Bisogna mettere al centro dell'agenda di sanita' pubblica la cura della salute mentale del cittadino- dichiara Gualano- in quanto la sofferenza mentale potrebbe rappresentare un'ennesima pandemia di cui occuparsi a livello globale, soprattutto per i soggetti piu' a rischio come i giovani, le persone sole e chi ha perso o rischia di perdere il lavoro'. L'alto interesse che lo studio ha 'suscitato tra gli intervistati- prosegue Voglino- testimonia la necessita' di ascoltare i bisogni dei cittadini. Serve farsi carico delle persone in modo globale, ancor di piu' in momenti difficili come quello che stiamo vivendo'.
Redazione Pressa
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