Udicon
La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook Twitter Youtube Linkedin Instagram Telegram
Udicon
articoliSocieta'

I sindacati insistono: 'Operatori sanitari malati? Dato sottostimato'

La Pressa
Logo LaPressa.it

'Si vuole indebolire il nesso causale tra malattia e luogo di lavoro, indispensabile in futuro per avere un eventuale risarcimento'


I sindacati insistono: 'Operatori sanitari malati? Dato sottostimato'
Paypal
Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.

Se sono chiare le tutele che si attivano quando il lavoratore viene accertato come positivo al Covid-19, non sono assolutamente chiare le tutele che le Aziende sanitarie modenesi mettono in atto prima di quel momento. Anzi a giudizio dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, le azioni di controllo e sorveglianza attivate prima di riscontrare le positività sono assolutamente insufficienti.

'Non è possibile che un lavoratore che si rivolge alla sorveglianza sanitaria – spiegano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – per denunciare un contatto con un paziente Covid-19 sia sentito solo per telefono, rassicurato con qualche parola e rimesso a lavorare senza alcun tipo di controllo e registrazione di questa denuncia'.

'In pratica l’operatore che vuole denunciare questo rischio, di cui tra l’altro non si conoscono al momento ancora le conseguenze su di sè e i propri famigliari, viene congedato dalla sorveglianza sanitaria aziendale dopo quattro chiacchiere al telefono e senza nessuna certificazione di idoneità, e non viene inserito in percorsi di sorveglianza attiva.

Il colloquio conoscitivo per la valutazione del rischio tra l’operatore coinvolto e la sorveglianza sanitaria non viene favorito in alcun modo, anzi, spesso addirittura sembrerebbe ostacolato dal responsabile di turno, che si sostituisce al servizio di prevenzione e protezione nella valutazione delle situazioni a rischio, sentenziando sulla necessità o meno di contattare il medico competente. Nelle settimane scorse non sono mancate infatti le segnalazioni di operatori che sono stati a casa perché manifestavano febbre e sintomi respiratori, insorti successivamente a contatti con pazienti covid-19 positivi, al quale è stato negato il tampone, diversamente da quanto previsto dalle stesse procedure aziendali. Di contro continuano le segnalazioni di accessi agevolati ai tamponi da parte di qualcuno, anche in assenza di sintomi.

Molti lavoratori si chiedono se le procedure aziendali valgano per tutti e in cosa si nasconda la differente possibilità di accedere ai test diagnostici, oltre a chiedersi ancora dove siano finiti i referti di svariate decine di tamponi eseguiti ormai da un mese e che ancora non sono arrivati'.

'Non ci stiamo e non staremo zitti – è il duro attacco di Fp Cgil, Cisl Fp ed Uil Fpl – non è un problema di interpretazione di leggi, ma di una scelta precisa: quella di indebolire il nesso causale tra malattia e luogo di lavoro, indispensabile in futuro per avere un eventuale risarcimento dei danni da infortunio o riconoscimento della malattia professionale'.

I sindacati chiedono che le denunce dei lavoratori, che si rivolgono alla sorveglianza sanitaria aziendale, siano registrate, valutate e gestite in maniera puntuale. Le aziende devono raccogliere le denunce dei lavoratori che hanno contatti con pazienti con sospetta o accertata infezione da covid-19 e mettere per iscritto la presa d’atto della denuncia, la valutazione del medico competente, con il rilascio di una certificazione che attesti l’eventuale idoneità a proseguire l’attività lavorativa oppure i provvedimenti intrapresi. 'Qualora un domani questi lavoratori si dovessero ammalare chi riconoscerà che hanno contratto la malattia sul posto di lavoro?'

'Riteniamo che il dato sugli operatori positivi sia assolutamente sottostimato, per il semplice fatto che i controlli non sono eseguiti in maniera minuziosa, ma solo su coloro che hanno sintomi conclamati. Continua quindi la sequela di scelte sbagliate che espongono i lavoratori a enormi rischi di salute: dapprima, con i reparti ormai già pieni di pazienti positivi e ad emergenza già iniziata, si è detto agli operatori che le mascherine non servivano, e chi le indossava veniva redarguito perché procurava allarme e preoccupazione tra i cittadini e gli utenti. Si è proseguito con lo stravolgimento dei protocolli di sicurezza dove mascherine chirurgiche, considerate un presidio medico chirurgico e non un DPI, dalla sera alla mattina, sono diventati presidi che si potevano indossare 20 giorni di fila. Poi è arrivata la deroga alla sorveglianza sanitaria per la quale i lavoratori che avevano avuto contatti con i pazienti positivi potevano continuare a stare sul posto di lavoro; oggi si giunge all’ultimo atto: le denunce dei lavoratori che sono stati a contatto con pazienti positivi non vengono neppure più raccolte'.

Redazione Pressa
Redazione Pressa

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

Italpizza

Whatsapp
Societa' - Articoli Recenti
Unimore a 26.000 iscritti: nuovo anno..
Città che ospiterà il nuovo corso chimica verde e sostenibile. L'ateneo è in crescita ma ..
12 Marzo 2024 - 15:35
La 'normale' piena del grande fiume ..
Il picco sta attraversando la pianura con livelli mai preoccupanti e, nella loro normalità,..
12 Marzo 2024 - 14:32
Lavoro nero e insicurezza nei ..
Ispezioni a Modena, Nonantola e Pavullo nel Frignano. Il NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro)..
12 Marzo 2024 - 14:28
Droga e spaccio nei parchi: un ..
ieri pomeriggio e sera operazione di controllo interforze nelle aree verdi Amendola, Novi ..
12 Marzo 2024 - 14:20
Societa' - Articoli più letti
Reazioni avverse e morti: confronto ..
I morti sono stati sinora 223, 27 eventi gravi ogni 100.000 dosi. Nel periodo considerato ..
31 Maggio 2021 - 13:40
Tragedia a Bastiglia, muore a 16 ..
Il padre: 'Non credo il vaccino abbia influito. In ogni caso non mi importa il motivo, farei..
09 Settembre 2021 - 20:11
Il sindacato dei carabinieri: 'Green ..
'Al carabiniere non vaccinato è vietato mangiare in mensa con i vaccinati, però può ..
03 Ottobre 2021 - 23:39
'Trombosi cerebrale dopo la seconda ..
La storia di una ragazza 24enne residente nel milanese. Si chiama Valentina Affinito e vive ..
11 Febbraio 2022 - 14:24