Esulta Gennaro Ferrara, leader di Cisl Fp Emilia Centrale, il sindacato ha appena messo la firma su un accordo 'che per due anni abbiamo richiesto in splendida solitudine, lottando e pressando l’Ausl di Modena, chiamando l’azienda a fare la sua parte per la sicurezza del personale che opera sulle ambulanze e le automediche. Con le bodycam si compie un primo e grande passo: riusciremo a far scattare meglio le misure repressive della legge Nordio, che ha inasprito le pene contro i violenti e dà grande importanza alle prove video e audio. Le bodycam forniranno prove schiaccianti in caso di aggressioni'.
Ferrara metto l’accento sulla parola chiave, sicurezza, 'fondamentale per tutelare i professionisti che ogni giorno ci salvano la vita e proteggono la nostra salute. E’ una parola importante anche se ricordo colleghi di altri sindacati che, solo pochi mesi fa, ad esempio, dicevano un secco no a misure come il posto di polizia h24. Ora avanti con la richiesta di applicare la difesa legale gratuita per tutti i professionisti vittime di aggressioni, misura prevista dal nuovo contratto nazionale firmato solo grazie a Cisl Fp, Fials, Nursind e Nursing Up e che Ausl deve mettere in campo. Avrà tutto il nostro sostegno'.
L’accordo decollerà entro l’aprile del 2026, con una fase sperimentale di sei mesi (previa formazione), durante i quali un numero selezionato di equipaggi monterà le bodycam, del tutto analoghe a quelle utilizzate dai sanitari soprattutto nel Regno Unito. L’obiettivo della sperimentazione è quello di raccogliere il feedback del personale coinvolto, migliorare le procedure operative e capire l’impatto dei device nella diminuzione degli episodi di aggressione e violenza. Terminata la fase di test, le bodycam verranno estese a tutti gli operatori del 118. Ausl Modena è una delle primissime aziende in Italia ad adottare questi strumenti.Gli equipaggi del 118 attiveranno le bodycam in presenza di situazioni di pericolo e di rischio concreto e incombente, per i professionisti e per le loro attrezzature.
I device registreranno sia il video che l’audio e le regole di ingaggio prevedono che gli operatori debbano avvisare i presenti della loro
La dinamica operativa fotografata nell’accordo prende spunto dall’esperienza sul campo i del 118 e stabilisce che le bodycam entrino in funzione, ad esempio, quando c’è il rischio di violenza fisica (colpi, spinte, calci, prese, morsi), minaccia di morte, sequestro, utilizzo di armi da taglio o da fuoco e di tutti gli altri oggetti branditi per recare un danno.
Si attiveranno le bodycam nel corso degli interventi in cui ci siano minacce agli equipaggi del 118 e offese. In presenza di soggetti deboli o di minori, l’uso della bodycam sarà limitato a gravi situazioni di rischio. Le registrazioni dei device verranno scaricate e inviate al server di Ausl, dove potranno essere consultate su richiesta dell'Autorità giudiziaria o in caso di denunce depositate alla stessa. L’impegno per la privacy è massimo, tanto è vero che solo il personale Ausl espressamente autorizzato potrà visionare i filmati e ascoltare le tracce audio.
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