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Meno nati, più morti e giovani che se ne vanno: Modena in declino demografico

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Cresce la popolazione anziana. I residenti scendono sotto i 185.000. Nell'ultimo anno 6000 persone hanno lasciato la città. Molte giovani coppie


Meno nati, più morti e giovani che se ne vanno: Modena in declino demografico
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Continua a diminuire la popolazione di Modena e, dopo sei anni, ritorna sotto quota 185mila residenti. Nel 2022, infatti, il costante calo delle immigrazioni verso il territorio comunale, abbinato a un consistente aumento delle emigrazioni, ha avuto come effetto una netta diminuzione della popolazione residente che risulta di poco superiore alle 184mila unità. Per la precisione sono 184.111 le persone iscritte all’Anagrafe, ben 1.608 in meno rispetto all’anno scorso. Inoltre, il totale delle nascite è lievemente inferiore rispetto a quelle dello stesso periodo del 2021, mentre le morti sono stati poco superiori. Sono queste le principali variazioni che emergono dall’analisi del saldo migratorio in città, quest’anno negativo dopo un periodo di crescita, e quello naturale, ovvero le persone nate meno quelle morte, che non arresta la frenata, come riscontrato dalle rilevazioni effettuate dal servizio Statistica del Comune.

I dati sono aggiornati a novembre 2022 e attestano che l’età media dei modenesi è in continuo aumento, passando da una media di 45,1 del 2016 ai 46 anni di oggi; i cittadini italiani sono meno giovani (in media 47,9 anni) rispetto agli stranieri (35,9 anni). Cresce anche la percentuale di over 65enni (che rappresentano il 14,5 % del totale, sei anni fa costituivano il 14,1 %) così come sale l’indice di vecchiaia, ovvero la quota di anziani residenti rispetto ai cittadini minori di 15 anni: il valore è cresciuto da 174,8 del 2016 all’attuale 194.

Dalle rilevazioni emerge, poi, che nei primi undici mesi dell’anno sono stati “appena” 1.288 i bambini nati nella popolazione residente. La cifra risulta in calo di 19 unità rispetto allo stesso periodo del 2021, caratterizzato da una ripresa dopo la fase più critica della pandemia, accentuando ulteriormente la flessione importante rispetto al 2016.

Sei anni fa, infatti, i bebè erano stati 1.443 e, dunque, la riduzione a oggi è stata di quasi l’11 %.

Venendo ai decessi, sempre con riferimento al periodo gennaio-novembre, quest’anno le persone scomparse a Modena sono state 1.945. Anche in questo caso si tratta di una tendenza “in corso”, con un incremento graduale che in sei anni ha portato a un aumento delle morti di oltre il 6 %. Nel 2016 i modenesi scomparsi erano stati 1.830. Da rilevare ovviamente l’eccezionalità del 2020, l’anno più critico dell’emergenza sanitaria da Coronavirus: due anni fa i decessi erano stati 2.085, quasi il 9% in più del 2021 (quando erano stati 1.906). Marzo e novembre 2020, in particolare, avevano rappresentato i “picchi” negativi, con 268 e 272 decessi registrati, circa il 70% in più delle rispettive medie mensili.

La fluttuazione demografica che sta interessando la città è penalizzata, appunto, dall’evoluzione del saldo naturale, negativo a Modena ormai da 45 anni. Nel 2016, infatti, l’andamento negativo si era attestato su 387 unità, “sfondando” poi il muro dei 500 casi nel 2019 e salendo infine a 657 di quest’anno. L’incremento negli ultimi sei anni è stato perciò di quasi il 70%. In questo contesto, il 2020 aveva confermato di fare capitolo a sé: a causa del Covid, infatti, il saldo negativo era salito a 874, per poi scendere.

Dopo anni di crescita il saldo migratorio diventa negativo, anche a causa della scelta delle giovani coppie di lasciare Modena. Continua, in parallelo, la flessione delle immigrazioni

Da una lato il costante calo delle immigrazioni verso il territorio comunale di Modena, dall’altra un significativo incremento delle emigrazioni. Sono queste le principali oscillazioni che emergono dall’analisi del saldo migratorio in città, che nel 2022, dopo anni di crescita, diventa negativo, come riscontrato dalle rilevazioni effettuate dal servizio Statistica del Comune. I dati riguardano sia stranieri sia italiani.

Nei primi undici mesi di quest’anno, in particolare, le persone immigrate a Modena sono state 5.088. Questa cifra conferma la tendenza negativa avviata quattro anni fa, con un calo di oltre 1.000 cittadini (calcolati sui 6.110 del 2018) che corrisponde a oltre il 18 % in meno. In questo percorso, il dato del 2022 risulta il più basso registrato appunto nell’ultimo quadriennio. I nuovi modenesi arrivano soprattutto dal sud Italia e dall’estero, zone con cui si registra un saldo migratorio positivo, mentre il saldo risulta sempre più negativo con gli altri comuni della provincia e, in particolare, con quelli limitrofi.

Aumentano considerevolmente, infatti, le emigrazioni, un fenomeno legato pure allo spostamento delle giovani coppie in altri comuni della provincia modenese; a questa tendenza si sommano le cancellazioni per irreperibilità di persone che si sono allontanate dal Comune negli ultimi anni senza comunicarlo all’ufficio anagrafico. Nei primi undici mesi del 2022 le “uscite” da Modena sono state 5.735, oltre il 20 % in più del 2017 (quando i casi erano stati 4.878). Nel quinquennio, quindi, la curva è salita lentamente nei primi quattro anni con un’impennata nel 2022.

La rappresentazione grafica del saldo migratorio nei primi 11 mesi dell’anno, ovvero immigrazioni meno emigrazioni, ha una tendenza lineare al ribasso: si parte da + 1.054 persone del 2017 (5.948 a fronte di 4.894) e si prosegue con + 1.232 del 2018 (6.110 contro 4.878), scendendo poi al + 775 del 2019 (5.704 contro 4.929), al + 392 del 2020 (5.324 contro 4.932) e al + 214 del 2021(5.366 contro 4.964). Per arrivare, infine, al - 647 del 2022, ossia 5.088 contro 5.735 emigrati, per un decremento drastico che si sta verificando quest’anno.

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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