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'Esame non eseguibile per mancanza di reattivo': è quello che potranno leggere alcuni cittadini di Modena che hanno bisogno di un esame delle urine. I Punti prelievo per la gestione delle raccolte dei campioni hanno ricevuto è l'indicazione di procedere comunque al ritiro, ma sarà il Laboratorio analisi a gestire le refertazioni in base al quantitativo di reattivi a disposizione che al momento scarseggiano. Per cui, appunto, in caso non sia possibile analizzare il campione, sul referto compare la dicitura 'esame non eseguibile per mancanza di reattivo': in tal caso il cittadino potrà ripresentarsi direttamente al Punto prelievi con il referto in cui si attesta la non erogazione, consegnando un nuovo campione. Sarà l'Ausl a comunicare ai cittadini quando sarà possibile ripresentarsi, senza che sia necessario prenotare di nuovo la prestazione. Nasce tutto dal persistere di problemi di approvvigionamento dei reattivi (strisce reattive) per l'esame chimico-fisico e morfologico delle urine (Ecmu).
L'Ausl di Modena spiga che già in questi ultimi giorni 'non è stato possibile garantirne giorni l'esecuzione regolare e continuativa, che è attualmente significativamente ridotta per i pazienti ambulatoriali, privilegiando l'esecuzione dell'esame sui pazienti ricoverati in ospedale. Viene invece eseguita senza alcuna criticità l'urinocoltura che è l'esame più urgente e risolutivo per la diagnosi di patologie importanti'.
L'Ausl di Modena si è già attivata per velocizzare il reperimento del reattivo, proveniente dall'estero, ma la disponibilità dipende dall'azienda fornitrice: la carenza di forniture è peraltro comunque a tutta Italia ed Europa 'e purtroppo il tipo di reattivo non è immediatamente sostituibile con prodotti di altre aziende, anche se sono in corso ulteriori valutazioni che consentano di far fronte a questo periodo di criticità'. Per consentire l'utilizzo ottimale dei reattivi a disposizione è stato chiesto medici di base e pediatri di libera scelta 'di riservare le richieste in questo periodo alle sole condizioni cliniche non procrastinabili, secondo precisi criteri di appropriatezza indicati da linee guida, al fine di garantire il più possibile la presa in carico di condizioni clinico diagnostiche non dilazionabili, su segnalazione del medico curante', spiega l'Ausl.
Redazione Pressa
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