'Abbiamo ricevuto solo tre ore fa dal Ministero della Salute la bozza dei due nuovi Dpcm con le misure ulteriormente restrittive anti-Coronavirus. Talune di queste prefigurano agli occhi di molti la possibile introduzione di una grande “zona rossa”, estesa dalla Lombardia a diverse province dell’Emilia-Romagna, del Veneto, del Piemonte e delle Marche. Non è propriamente così, ma alcune parti del provvedimento possono risultare di dubbia interpretazione e domani di difficile applicazione.
C’è addirittura chi ci sta chiedendo se lunedì potrà recarsi o meno al lavoro o se verrà introdotto il fermo produttivo'. A parlare è il presidente della Regione
Stefano Bonaccini commentando il testo della bozza che
rende Modena zona rossa per far fronte alla emergenza coronavirus.
'Ben comprendendo che queste nuove limitazioni sono dettate da indicazioni imprescindibili del Comitato tecnico-scientifico e condividendo l’obiettivo di contenere con ogni mezzo la diffusione del virus, riteniamo necessario poter meglio valutare la coerenza dei provvedimenti, che impattano peraltro in modo disomogeneo sul nostro territorio regionale - aggiunge Bonaccini -. Per queste ragioni ho chiesto al presidente Conte e al ministro Speranza, in una logica di leale collaborazione, di poter lavorare ancora alcune ore per addivenire alle soluzioni più coerenti e condivise'.
Parole simili dal presidente della provincia di Modena
Giandomenico Tomei.
'Serata complicata.
La bozza del Decreto Ministeriale getta noi amministratori nella preoccupazione rispetto alle ricadute di un provvedimento che dovesse blindare ogni attività nel nostro territorio. È in corso un confronto Regione Governo e fino a domani nulla è certo. Noi ci stiamo facendo carico delle mille domande che cittadini, commercianti, operatori turistici, imprenditori ci stanno ponendo. Siamo consapevoli della gravità del momento che stiamo vivendo e della necessità di fare uno sforzo collettivo per riuscire a contentere la minaccia del contagio del Covid19, ma siamo altrettanto consapevoli del riverbero sulla vita di ciascuno e sui sacrifici che ci vengono chiesti. Abbiamo a cuore le nostre comunità e ogni decisione che prenderemo sarà dettata anzitutto dal bene per i nostri concittadini - chiude Tomei -. La bozza che ormai circola tra la gente rappresenta una base di discussione, non un punto di arrivo, e queste ore servono proprio a darne compiutezza. Siamo certi che nella giornata di domani avremo le risposte che in tanti attendono'.