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Oncologia modenese in lutto: morto a 67 anni il dottor Fausto Barbieri

Oncologia modenese in lutto: morto a 67 anni il dottor Fausto Barbieri

'Il destino l’ha visto costretto a lottare contro un male inguaribile, provando personalmente il dolore della sconfitta'


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Lutto nel mondo della oncologia modenese. E' morto a 67 anni Fausto Barbieri, noto oncologo referente per la patologia oncologica polmonare e coordinatore del gruppo di Oncologia toracica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena. Dal 1998 è stato Consulente del Registro Tumori della Provincia di Modena. È stato membro dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), dell’Associazione Italiana Oncologia Toracica (AIOT) e dell’International Association for the Study Lung Cancer (IASLC). 'Desidero esprimere a nome della Direzione tutta la vicinanza ai colleghi, gli amici e ai famigliari del dottor Barbieri. Fausto è stato un punto di riferimento per l’Oncologia non solo modenese, un uomo che amava profondamente il suo lavoro e che ha fatto tantissimo per la collettività' - ha commentato il Direttore Generale, Claudio Vagnini.

'È con grande dolore che l’Oncologia Modenese saluta l’amico, ancora prima che collega, Dr Fausto Barbieri. Una vita dedicata alla cura dei tumori. Una vita che dopo una lunga e faticosa lotta l’ha visto perdere l’ultima battaglia, quella più importante' – ha ricordato a nome di tutti i colleghi il professor Massimo Dominici, Direttore dell’Oncologia del Policlinico.

'Il ritratto professionale di Fausto – hanno concluso la dottoressa Michela Maur, la dottoressa Federica Bertolini e il dottor Roberto Sabbatini, oncologi del Policlinico - non può essere distinto da quello umano.
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L’uomo, prima che medico, sapeva cogliere l’essenziale nelle relazioni interpersonali, diventando spesso per i suoi pazienti una guida sicura e fidata; sapeva lavorare con i colleghi dimostrando non solo il suo lato strettamente professionale, quanto quello umano condividendo le gioie e tristezze di una vita vissuta in oncologia. Ha dedicato la vita intera alla cura dei pazienti affetti da mali incurabili, capace di una comunicazione sobria e seria, a volte ironica con la quale provava a farsi gioco del destino beffardo. Ma è proprio questo destino che l’ha visto costretto a lottare contro un male inguaribile, provando personalmente il dolore della sconfitta ma dimostrando fino alla fine, sotto il suo baffo iconico, grande fierezza e dignità. Barbieri lascia una grande eredità che amici e colleghi tutti proveranno ad onorare continuando la strada da lui tracciata. Mancherà a tutti i colleghi della famiglia oncologica modenese ed ai suoi pazienti'.
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