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Più di un modenese su quattro non suscettibile al virus

Più di un modenese su quattro non suscettibile al virus

Lo rivela l'ultimo monitoraggio congiunto sull'andamento dell'epidemia- Ausl-Aou di Modena. Calano lentamente i ricoveri covid. Ora sono 351


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Nuovo calo settimanale nel numero di nuovi casi di positività e nel numero dei ricoverati giornalieri.

Sono 351 i pazienti Covid positivi ricoverati, a lunedì 19 aprile, negli ospedali modenesi. Di questi, 189 sono ricoverati presso gli ospedali gestiti dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria (Policlinico e Baggiovara), 128 negli ospedali provinciali (Carpi, Mirandola, Vignola, Pavullo) e 34 all’Ospedale di Sassuolo Spa. 50 i pazienti ricoverati in Terapia Intensiva.

Dal 22 marzo scorso, giorno in cui si è registrato il picco, la curva relativa ai ricoveri è in fase discendente, con un trend di riduzione più lento se paragonato a quello rilevato nello stesso periodo dello scorso anno.

ANDAMENTO GENERALE

Tamponi

Considerando il totale dei tamponi molecolari refertati da inizio epidemia sino ad oggi (compresi i tamponi di controllo per accertare la guarigione) sono stati eseguiti circa 594mila tamponi. Il totale di positivi segnalati a livello regionale, al 19 aprile (ultimo dato disponibile), per la provincia di Modena è di 61.351 (erano 60.335 lo scorso 13 aprile).

Casi

Al 19 aprile, in provincia di Modena erano accertati 4589 (erano 5217 il 13 aprile, -12%) casi di persone con in corso l’infezione da Covid-19. Di questi, 4238 erano in isolamento domiciliare o presso altre strutture, 351 ricoverati.

Persone in isolamento domiciliare

Al 19 aprile (ultimo dato disponibile) erano in isolamento 6.419 (erano 6.999 il 13 aprile, -8%) persone.
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In particolare:

- 4.238 (erano 4.799) persone covid positive. Dei positivi in isolamento domiciliare 26 sono accolti presso l’hotel Tiby e 45 pazienti sono ricoverati negli Ospedali di Comunità Covid a Novi, Fanano, Soliera.

- 2.181 (erano 2.200) contatti stretti di casi accertati in isolamento.

Sul fronte delle USCA, nell’ultimo periodo di rilevazione (5 – 11 aprile 2021) le 12 Unità speciali di continuità assistenziale (di cui una pediatrica) attive in provincia hanno assistito 283 pazienti per un totale di 132 medici coinvolti.

Stima della popolazione non suscettibile di infezione

Rispetto ai bollettini precedenti è stato introdotto un nuovo capitolo che stima la popolazione suscettibile e non suscettibile all'infezione utilizzando la positività al tampone molecolare o al test sierologico e l'avvenuta vaccinazione con una o due dosi. Di conseguenza è stato eliminato il capitolo sulla sierologia.

Sono considerate “non suscettibili” tutte le persone che hanno già avuto l’infezione (documentata da un tampone molecolare o da un esame sierologico), consapevoli che anche la scienza non ha ancora espresso chiaramente per quanto tempo rimane protetta una persona che ha già avuto covid (nell’arco dell’intera pandemia) e quelle che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino.
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Anche in questo caso nella consapevolezza che una sola dose offra una protezione solo parziale, e che comunque, anche dopo il completamento del ciclo vaccinale, occorre un lasso di tempo tra l’inoculazione e l’inizio di questa protezione.

Si tratta dunque di una stima di popolazione non suscettibile, utile a misurare l’avanzamento della campagna vaccinale integrandolo con i dati a disposizione sulla popolazione della provincia che è già stata colpita da covid. Allo stesso tempo tale stima è una valida conferma della necessità che si rispettino ancora puntualmente tutte le misure di prevenzione e protezione.

Al 15 aprile (ultimo dato disponibile), il 26,3% della popolazione residente in provincia risulta non suscettibile di infezione, mentre il 73,7% risulta ancora suscettibile. Del totale dei non suscettibili, nella maggior parte dei casi la protezione deriva principalmente dall’aver avuto almeno una dose di vaccino (18,7% in totale e 17,4% in maniera esclusiva); nel 6,8% dei casi solo per aver avuto una diagnosi di infezione tramite tampone.

La percentuale di suscettibili decresce notevolmente all’aumentare della fascia di età, in relazione all’aumento della popolazione già vaccinata.
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Ad esempio, considerando come non suscettibili le persone con tampone PCR positivo o sierologia positiva o vaccinati, la stima di persone ancora suscettibili di infezione negli over 85 è del 23% (due dosi di vaccino, mentre è del 13,3% se si considerano anche coloro che hanno ricevuto una sola dose).
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