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Alcuni si accorgono del loro attacco il giorno dopo o nei giorni successivi, in termini di prurito e arrossamento della pelle, e all'ingrossamento di una pallina nera, altri accusano spossatezza e malessere, difficile da ricondurre a cause specifiche. Alcuni accortisi dell'ingrossamento di un puntino nero, che si rivela una zecca, riescono ad estirparle senza infezioni o conseguenze. Fatto sta che gli attacchi e le puntura di zecche sono sempre più frequenti ai danni di giovani e adulti, soprattutto nel corso di escursioni estive in spazi aperti e boschi.
Le zecche, parassiti esterni di mammiferi, uccelli e rettili, dai quali prendono sangue per nutrirsi, all'inizio sono invisibili e una volta arrivate sulla pelle dell'uomo possono resistere anche ad una normale doccia. Così da presentarsi nella loro azione, anche il giorno successivo, quando iniziano ad igrossarsi succhiando sangue, rischiando di trasmettere malattie gravi per l’uomo come malattia di Lyme, Encefalite da zecche, febbre bottonosa del Mediterraneo.
Insomma un rischio da non sottovalutare e che è possibile evitare o comunque gestire nel momento in cui si presenti, con il rispetto di alcune semplici regole che l'Ausl ha deciso di inserire in un volantino informativo, in questi giorni ricordato anche dal Comune di Sassuolo.
Si va dall'utilizzo di repellenti specifici contro le zecche e di scarpe chiuse, all'utilizzo di maglie a maniche lunghe, pantaloni lunghi e calzini. Arrivando al consiglio di evitare passaggi nell'erba alta e vicino a cespugli.
Consigli anche per il dopo escursione, con il lavaggio dei vestiti utilizzati ad oltre 30°C.
E nel caso in cui ci si accorga della presenza di una zecca procedere con l'utilizzo di pinzette a punta sottile (reperibili in farmacia) per afferrarla. Solitamente è consigliato dopo averla afferrata, di ruotare in senso antiorario di 90 gradi prima di estrarre. Ciò consente di estrarre gli aculei della zecca, senza lacerare la pelle.
Durante le operazioni di rimozione si consiglia di non utilizzare sostanze chimiche (alcool, oli, creme, spray) o calore per evitare che la zecca possa rigurgitare materiale potenzialmente infetto;
Dopo la rimozione, disinfettare la ferita, segnare la data ed il luogo in cui si è stati punti, osservare le reazioni nella zona della puntura per i successivi 30-40 giorni e, se possibile, conservare la zecca e portala al Servizio Veterinario dell’Azienda USL