'Dall’esterno- afferma Pierangela, una volontaria della Protezione Animali di Brescia- non immaginavamo assolutamente l’orrore che poi abbiamo trovato. Si vedevano entrare e uscire dei gatti da una finestra. Quando siamo entrati la prima volta è stato un vero shock. Per terra non riuscivamo neanche a capire cosa stessimo calpestando. I gatti si muovevano ovunque. Un odore, anche per noi che siamo abituati a situazioni estreme, che non avevamo mai sentito prima. Le porte e le finestre erano talmente ricoperte di escrementi che non riuscivamo ad aprirle.
Dopo i vari accertamenti da parte della Polizia Locale è emerso che l’appartamento era di una signora di 58 anni, che viene descritta 'dall’aspetto molto curato e elegante e convinta di prendersi correttamente cura di questi animali'. Ma 'non rendersi conto della realtà in cui vivono e in cui fanno vivere gli animali. spiegano da Enpa- è una caratteristica comune agli accumulatori seriali'. La signora, collaborativa, è arrivata ad un accordo con le istituzioni, lasciando entrare i volontari della Protezione Animali per il recupero. A questo punto è iniziata l’operazione di salvataggio dei felini: il primo gatto recuperato non aveva neanche un mese di vita, spiegano, ed era molto debilitato. Poi c’erano anche diversi esemplari adulti, molto deboli a causa delle infezioni. Mentre il resto dei gatti invece era molto schivo, avendo vissuto a lungo in quella casa al buio, senza poter mai uscire, costretti a vivere tra i loro escrementi. 'L’apertura della finestra da parte di qualcuno, non è ancora chiaro chi sia stato, è avvenuta solo una settimana fa', proseguono.
Il bilancio alla conclusione dell’intervento è di 83 gatti recuperati, 11 ora sono ricoverati in strutture veterinarie private e 72 attualmente ospitati presso il canile sanitario.