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Cento metri quadri di appartamento interamente ricoperti di urina e escrementi, con carcasse di gatti sul pavimento e altri 83 stipati a vivere lì, da chissà quanto, al buio. È lo spettacolo terrificante cui hanno assistito i volontari di Enpa, giunti in un appartamento di Brescia insieme ad Ats e Polizia locale, dopo la segnalazione ricevuta da alcuni cittadini allarmati per l’andirivieni di numerosi gatti dalla finestra di un appartamento. Oggi, a una settimana esatta dal primo sopralluogo, si è conclusa l’estenuante operazione di recupero ad opera dei volontari dell’Enpa di Brescia di tutti gli 83 gatti. Erano detenuti in condizioni definite “incompatibili” da un’accumulatrice seriale all’interno di un appartamento nella zona di viale Venezia.
'Dall’esterno- afferma Pierangela, una volontaria della Protezione Animali di Brescia- non immaginavamo assolutamente l’orrore che poi abbiamo trovato. Si vedevano entrare e uscire dei gatti da una finestra.
Quando siamo entrati la prima volta è stato un vero shock. Per terra non riuscivamo neanche a capire cosa stessimo calpestando. I gatti si muovevano ovunque. Un odore, anche per noi che siamo abituati a situazioni estreme, che non avevamo mai sentito prima. Le porte e le finestre erano talmente ricoperte di escrementi che non riuscivamo ad aprirle. C’erano anche carcasse di gatti morti. Un vero inferno'.
Dopo i vari accertamenti da parte della Polizia Locale è emerso che l’appartamento era di una signora di 58 anni, che viene descritta 'dall’aspetto molto curato e elegante e convinta di prendersi correttamente cura di questi animali'. Ma 'non rendersi conto della realtà in cui vivono e in cui fanno vivere gli animali. spiegano da Enpa- è una caratteristica comune agli accumulatori seriali'. La signora, collaborativa, è arrivata ad un accordo con le istituzioni, lasciando entrare i volontari della Protezione Animali per il recupero.
A questo punto è iniziata l’operazione di salvataggio dei felini: il primo gatto recuperato non aveva neanche un mese di vita, spiegano, ed era molto debilitato. Poi c’erano anche diversi esemplari adulti, molto deboli a causa delle infezioni. Mentre il resto dei gatti invece era molto schivo, avendo vissuto a lungo in quella casa al buio, senza poter mai uscire, costretti a vivere tra i loro escrementi. 'L’apertura della finestra da parte di qualcuno, non è ancora chiaro chi sia stato, è avvenuta solo una settimana fa', proseguono.
Il bilancio alla conclusione dell’intervento è di 83 gatti recuperati, 11 ora sono ricoverati in strutture veterinarie private e 72 attualmente ospitati presso il canile sanitario. Il lavoro di recupero ha visto impiegati per cinque giorni i volontari dell’Enpa di Brescia che hanno operato in condizioni davvero difficili, di giorno e di notte, per supportare un’emergenza sanitaria e sociale. Ma 'il lavoro non è finito- proseguono i volontari- ora che il recupero di emergenza è concluso inizia la fase più lunga ed impegnativa, 83 gatti dovranno essere stabilizzati, identificati, sterilizzati, testati e ricollocati. Ci vorranno settimane, probabilmente mesi, prima che questi gatti abbiamo finalmente tutti il loro posto nel mondo'.
Redazione Pressa
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