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Reggio Film Festival, si parla di allevamenti intensivi: Consorzio Parmigiano Reggiano toglie sponsorizzazione

Reggio Film Festival, si parla di allevamenti intensivi: Consorzio Parmigiano Reggiano toglie sponsorizzazione

Giulia Innocenzi: 'Per colpa mia il Consorzio ritira il suo sostegno e anche i suoi soldi all’organizzazione. Ma il tentativo di censura gli è andato male'


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La sezione reggiana del Consorzio Parmigiano Reggiano ha ritirato il proprio sostegno al Reggio Film Festival in corso a Reggio Emilia e Cavriago. 'Il Reggio Film Festival, alla sua ventiquattresima edizione, è organizzato da un gruppo di volontari delle province di Reggio Emilia e Modena - spiegano i promotori -. Pochi giorni fa il Consorzio del Parmigiano Reggiano, notando che nel programma della manifestazione è prevista la partecipazione di Giulia Innocenzi con la proiezione del film Food for profit, ha ritenuto di ritirare il suo sostegno. Avevamo scelto il tema Proibito non immaginando che questo argomento ci avrebbe toccato così direttamente'.
'Per colpa mia il Consorzio ritira il suo sostegno e anche i suoi soldi all’organizzazione. Ma questa volta il tentativo di censura gli è andato male - spiega la giornalista in un video -. Lunedì sarò a Reggio a parlare di ‘Food for Profit’, delle mie inchieste nel mondo degli allevamenti. Questo è un esempio lampante del modus operandi dell’industria zootecnica: attraverso il loro potere economico cercano di silenziare chi racconta la verità di quello che succede all’interno dei loro allevamenti. Adducono come motivo un mio video in cui raccontavo di come vengono trattate le vacche da latte all’interno degli allevamenti intensivi.
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Ma questa volta volta al Consorzio è andata male perché il Festival non mi ha scaricata anzi tiene il punto'.

L'appuntamento di questa sera

L'appuntamento con la giornalista è questa sera alla Multisala Novecento di Cavriago. 'Food for Profit, che Giulia Innocenzi introdurrà in dialogo con Alterales, è il primo documentario che mostra gli intrecci economici e politici mossi dai miliardi di euro che l’Europa destina agli allevamenti intensivi che maltrattano gli animali, inquinano l’ambiente e rappresentano un pericolo per future pandemie' - spiegano in una nota gli organizzatori del Festival.
'In questo documentario investigativo con approccio cinematografico, Giulia Innocenzi e Pablo D’Ambrosi ci guidano in un viaggio illuminante e scioccante in giro per l’Europa, dove si confronteranno con allevatori, multinazionali e politici - spiega il direttore artistico Alessandro Scillitani -. Con loro una squadra di investigatori che ha lavorato sotto copertura negli allevamenti dei principali paesi europei, svelando la realtà che si cela dietro le eccellenze della produzione di carne e formaggio. A Bruxelles, un lobbista è riuscito a portare con sé una telecamera nascosta là dove le decisioni vengono prese, raccogliendo informazioni sconvolgenti'.

L'autrice

Giulia Innocenzi è giornalista, regista, scrittrice. Nel 2007 lavora al Parlamento Europeo a Bruxelles e presso l'Associazione Luca Coscioni e per i Radicali Italiani.
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Nel 2008 si candida come segretaria dei Giovani Democratici del Partito Democratico. Poi inizia a lavorare alla trasmissione Annozero di Michele Santoro, dove si occupa di 'Generazione Zero', lo spazio dedicato ai giovani. Segue Santoro anche a Servizio pubblico e dal 2014 al 2015 conduce su LA7 il talk politico Announo. Nel 2011 pubblica il romanzo Meglio fottere (che farsi comandare da questi) e l'anno successivo il libro-intervista a Margherita Hack La stella più lontana (Transeuropa Edizioni). Nel 2016 pubblica con Rizzoli Tritacarne, libro denuncia sugli allevamenti intensivi italiani, e dal 2017 torna in televisione con il programma Animali come noi, su Raidue. Dal 28 giugno 2017 al 2 febbraio 2018 è direttrice editoriale della testata online Giornalettismo e collabora al programma televisivo Le Iene. Continua ad occuparsi di allevamenti intensivi e nel 2024 insieme a Pablo D’Ambrosi dirige il documentario che verrà presentato a Cavriago.
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