Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Alcune settimane fa ci eravamo nuovamente occupati dello stato di degrado e di abbandono in cui versa l'edificio e l'area della ex stazione delle ferrovie provinciali di Modena e dove ancora oggi ha sede una delle fermate della linea Modena Sassuolo. L'edificio da anni simbolo non solo di mancat riqualificazione ma di un riqualificazione fallita versa ancora, forse ancora i più, in condizioni disastrose. Gli spazi interni, dove ancora spicca il grande portale in legno delle antiche biglietterie dei cnvogli per Sassuolo, Mirandola Finale Emilia e Vignola (prima dello smantellamento dal dopoguerra in poi la provincia di Modena godeva di un sistema ferroviario all'acvanguardia capace di collegare il capoluogo ai maggiori centri della provincia in un sistema a raggiera), sono giorno e notte occupati da sbandai, tossicodipendenti, senza fissa dimora e stranieri irregolari. Con bivacchi sparsi ovunque.
A documentare ancora una volta lo stato delle cose Manuela Spaggiari, segretario provinciale e Consigliere di Quartiere 1 Centro storico di Noi Moderati.
'Una situazione sempre peggiore, imbarazzante, la cui responsabilità è di chi ha amministrato la città negli ultimi anni, Giancarlo Muzzarelli e le sue giunte; incapaci di mantenere un monumento della città in uno stato dignitoso e di valorizzarlo. Questa mattina, domenica 27 agosto 2023 - racconta il Consigliere - la situazione è ulteriormente peggiorata, i vagoni sono da tempo occupati da sbandati e tossicodipendenti, la novità è che anche l'ex officina e i suoi uffici sono ora rifugio per alcuni stranieri che hanno rotto i vetri delle finestre e occupato le stanze. Fuori siringhe, biciclette rubate, birre e un degrado diffuso di cui il Sindaco si dovrebbe vergognare. Cos'ha fatto in questi anni, oltre a far promesse che mai manterrà? Sono senza parole'.
'La Stazione Piccola - prosegue Spaggiari - è uno degli esempi della più totale incapacità di governare e di mancanza di visione di un Sindaco e di un partito privo ormai di idee e di sensibilità. Da un lato l'abbandono di un monumento storico che in tutte le città civili sarebbe curato e valorizzato, dall'altro una presunta accoglienza e rispetto per gli ultimi che Modena non ha più da tempo. Non è possibile accettare che vi siano persone che vivano in queste condizioni, che nessuno sappia chi sono e cosa fanno in città. Poi il tema della sicurezza, esploso con i recenti, gravi, fatti di cronaca. Ghetti su ghetti, che rendono la situazione modenese ancora più esplosiva' - conclude.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>