Ad affermarlo, in conferenza stampa, il presidente del Codacons Modena, Fabio Galli che alla luce di quanto verificato e sostenuto, ha preparato un faldone con la cronistoria con partenza dall'inizio degli anni 2000, anche giornalistica, dell'applicazione a Modena di un numero sempre più grande di dispositivi elettronici, accompagnata anche di articoli di stampa a testimonianza delle polemiche e delle vicende giudiziarie a cui il comune è andato incontro nel momento di altri contestazioni.
Durante l’incontro con la stampa, Galli ha chiarito con esempi pratici il concetto: 'Se compri un’auto cilena, prima di immatricolarla in Italia serve l’omologazione, non basta che tu abbia la patente o l'assicurazione. L’omologazione garantisce che quello strumento – o quell’auto – rispetti i parametri tecnici imposti dallo Stato ma soprattutto fissi dei parametri in base ai quali confrontare la correttezza nell’installazione e nel funzionamento. L'omologazione prevede che un dispositivo analogo venga depositato presso il Ministero. L’approvazione, invece, è solo il permesso d’uso a posteriori. Ma se non c’è omologazione, non ha senso parlare di revisioni periodiche, né tantomeno emettere verbali'.'Nei verbali si trova solo il decreto di approvazione, mai quello di omologazione. Eppure è obbligatorio per legge' - sottolinea Galli.
Altro nodo critico è quello dell’accesso alla giustizia. 'Anche quando la multa è palesemente viziata, fare ricorso anche in auto tutela, costa: 43 euro solo per il contributo unificato, poi la raccomandata, il tempo perso, e nessuna garanzia di vittoria. Chi ha tempo e competenze per farlo?', domanda retoricamente Galli. Risultato? 'La maggior parte paga, anche se la multa è illegittima. È un meccanismo diabolico'. Il faldone mostrato durante la conferenza stampa, raccolto dal Codacons, contiene sentenze, documenti ufficiali e articoli di giornale che testimoniano la persistenza del problema. Una sorta di dossier storico – dal 2002 ad oggi – che mostra come nulla sia cambiato, nonostante l’alternarsi di ministri, partiti, e polemiche. 'Non possiamo accettare che strumenti potenzialmente illegittimi siano ancora in funzione.