Era il 16 marzo 2018 quando la Camera penale di Modena decise di invitare a Modena l'ex generale Mario Mori e il capitano Giuseppe De Donno. Una presenza che venne bocciata dal mondo della sinistra modenese, da Libera e dal M5S. La Pressa in quella occasione criticò duramente quella condanna a priori in mancanza di una sentenza (fin ad oggi Mori era sempre stato assolto nei processi a suo carico). Intervistammo il generale che si disse sicuro della sua assoluzione (intervista sotto). Un mese dopo quella intervista arrivò la condanna in primo grado. Ora la profezia di Mori si è avverata.
Mario Mori, Antonio Subranni e Giuseppe De Donno oggi sono stati assolti perché il 'fatto non costituisce reato', mentre Dell'Utri 'per non aver commesso il fatto'. Ricordiamo che al termine del primo grado la Corte d'Assise aveva inflitto 28 anni a Bagarella, 12 a Dell'Utri, Mori, Subranni e Cinà e 8 a De Donno e Ciancimino. Per Bagarella pena confermata a 27 anni, 12 anni a Cinà. Prescritta la posizione di Ciancimino.



