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Velox 'irregolari': il silenzio del Comune sul dispositivo in tangenziale

Velox 'irregolari': il silenzio del Comune sul dispositivo in tangenziale

L'apparecchio posto all'altezza dell'uscita 6 già al centro di ricorsi, e nel 2021 anche da una associazione dell'autotrasporto, è della tipologia al centro dell'indagine della procura di Cosenza che ha dato il via alla raffica di sequestri. Ma a differenza di Formigine, dove il Comune è intervenuto, a Modena tutto tace. La questione di nuovo sul tavolo del sindaco con due interrogazioni dei capogruppo Forza Italia e Lega


2 minuti di lettura

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Se Formigine ha proceduto allo spegnimento dell'impianto posto sotto sequestro in funzione in modalità tutor sulla Modena - Sassuolo, a Modena, in piazza Grande, regna il silenzio dell'Amministrazione. Almeno ufficialmente. Le uniche reazioni pressoché immediate uscite dal Municipio rispetto alla notizia che il modello di autovelox installato all'uscita 6 della tangenziale Carducci di Modena sarebbe tra quelli giudicati 'irregolari' in termini di omologazione, e per questo finiti nel mirino della procura di Cosenza che ha dato il via ad una serie di sequestri in tutta Italia, sono quelle dei capogruppo di Forza Italia e Lega, Giacobazzi e Bertoldi che nel merito hanno depositato due interrogazioni. Del resto, il dispositivo nel comune di Modena era già stato al centro di polemiche e ricorsi, anche da parte di una associazione dell'autotrasporto, Ruote Libere, che nel 2021 portò all'attenzione dei giudici e della cronaca, le multe comminate in un anno a tre autisti di camion, per eccesso di velocità rilevata dal velox fisso posto in tangenziale all'uscita 6 i cui dati non corrispondevano con quelli certificati e immodificabili riportati dai numeri registrati al cronotachigrafo digitale (obbligatorio sui mezzi di grandi portata e validi in termini di legge per il controllo da parte delle forze dell'ordine), che indicavano come i mezzi non avevano mai superato il limite di 70 km all'ora.
Il Comune, ai tempi, rispose che apparecchi e misurazioni erano regolari, o meglio che i dati da prendere per buoni erano quelli dell'apparecchio contestato e che non era possibile, in termini di legge, comparare con altri strumenti di misurazione, pur certificati per legge e non alterabili come quelli dei cronotachigrafi digitali.
 

Nel novembre dello stesso anno una sentenza del Giudice di Pace gettò una nuova ombra sul funzionamento del velox in tangenziale. Oggi la sentenza della procura e la raffica di sequestri potrebbe riaprire la questione. Sul piano giuridico, oltre che su quello politico. In attesa che il Comune si esprima ufficialmente.
Foto dell'autore

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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