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'Mancata custodia, mancato benessere e maltrattamente a danni di animali d’affezione e animali da reddito'. A denunciare quanto sta accadendo a Polinago è la dottoressa Sara Ferrarini, coordinatrice provinciale guardie eco zoofile Oipa Italia Odv - nucleo di Modena e provincia.
'Nel 2016 un cittadino residente in un altro Comune della provincia di Modena, acquistò terreni a Polinago per realizzare una azienda agricola. Qualche anno dopo tale proprietario, ha portato presso la sua proprietà un cucciolo di cane pastore maremmano femmina di circa 3 mesi a guardianìa degli animali da reddito. A questa cucciola non veniva garantito nemmeno cibo e acqua anche perché il proprietario, residente in altro comune, si recava e si reca tutt’ora nella sua azienda al massimo un paio di volte la settimana - spiega in una nota la coordinatrice della guaride eco zoofile -.
Tale cane spesso vagante nel borgo in cerca di cibo, nel dicembre 2020 ha partorito 4 cuccioli sotto ad un telo di nylon, non le era stato creato alcun riparo nonostante le rigide temperature del luogo. Uno dei quattro cuccioli è sparito, mentre gli altri tre sono sopravvissuti e rimasti in loco. A questi cani non viene fornita alcuna cura veterinaria, spesso presentano lacerazioni o morsi, non viene fornito cibo se non dai residenti che provvedono a sfamare questi animali quando vaganti vanno ad elemosinare qualche avanzo'.
'Tali cani sono in pericolo poiché vaganti nelle campagne, sulla strada principale, in mezzo alle auto che passano. La femmina di pastore maremmano ha partorito nuovamente nel luglio 2021, nelle medesime inaccettabili condizioni dell’anno precedente; i residenti si sono lamentati con il proprietario vanamente.
Ad oggi dei cuccioli non vi è traccia, nel territorio vi è una grande quantità di lupi pertanto è probabile siano stati vittime di predazione'.
'Non solo: ad oggi sono presenti: oche, manzi, maiali, pecore, capre. Essendo l’azienda agricola per la maggior parte del tempo incustodita, gli animali da reddito non hanno a disposizione acqua e cibo regolarmente. I manzi, per fame, sfondano il recinto escono dalla proprietà e raggiungono i terreni adiacenti per brucare, camminano per la strada liberi, seguiti anche dai cani, arrivando fino davanti alle porte delle abitazioni, entrando nei giardini, rendendo pericolosa la viabilità sulla strada. Dal 2016 ad oggi per incuria, sono deceduti molti animali tra cui 2 asini, alcuni vitelloni, conigli, galline, oche; le carcasse degli animali deceduti rimangono incustodite per giorni. I maiali presenti nel recinto sono circondati da immondizia - continua la nota -. Due mesi fa una mucca che non ha ricevuto assistenza, è morta di parto; il proprietario si è presentato sul posto quando mucca e vitellino erano già deceduti, ha trascinato con il trattore le carcasse nel campo e le ha lasciate li, incustodite. Dopo qualche giorno, le ha spostate sul ciglio della strada principale e solo allora sono stati chiamati i carabinieri ed Ausl dai residenti. A metà settembre le pecore e le capre, che si trovano all’interno del recinto nel bosco costruito in modo inadeguato per la protezione degli animali dai lupi, (visto che questi ultimi hanno facilissimo accesso) hanno subito predazione. Sempre nel 2020 il proprietario dell’azienda agricola, ha costruito un lago artificiale sopra il passaggio del gas metano sradicando poi il palo di segnaletica del gas. A seguito di questi scavi per la realizzazione del lago, i terreni circostanti si sono allagati. Ad oggi sono stati informati: sindaco e Comune, Asl Veterinaria, carabinieri forestali, Polizia municipale. Sono stati fatti esposti alla Procura della Repubblica senza alcun esito'.
Redazione Pressa
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