Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'Qualche settimana fa, l’assessore regionale alla Sanità Venturi è stato chiaro: il Ramazzini ha una struttura obsoleta e Carpi necessità di un nuovo ospedale. La scossa dell’altra notte, la paura registrata tra i carpigiani mettono a nudo la necessità di fare il punto sulla situazione'. A parlare sono i consiglieri provinciali di Uniamoci Marco Caiumi e Antonio Platis.
'Se la scossa fosse stata di entità maggiore, come si sarebbe comportata la struttura? Quale livello di adeguamento antisismico è stato raggiunto negli ultimi anni? Nessun allarmismo, ma abbiamo tutti ben chiaro i disagi nel 2012 quando gli ospedali di Finale, Mirandola e Carpi furono evacuati - continuano i due -. Non dimentichiamo, inoltre, che lo scorso Maggio, perfino i carabinieri dei NAS sono dovuti intervenire per segnalare la cronica presenza di muffe, intonaci staccati, piastrelle sollevate, insomma una condizione che, benché non interferisse sull’attività sanitaria, svilisce le professionalità e l’abnegazione del personale medico e paramedico che lavora al Ramazzini.
È evidente a tutti che l’ospedale baricentrico Mirandola-Carpi è irrealizzabile, sia perché la struttura del Santa Maria Bianca è stata profondamente rinnovata e riqualificata dopo il sisma del 2012, sia per la viabilità che non permette efficaci collegamenti tra i due territori'.
'Quindi – incalzano i consiglieri provinciali Platis e Caiumi - le amministrazioni che programmazione sanitaria hanno in mente per questo territorio? E più in generale per tutta la provincia?Un tempo ogni ospedale era sostanzialmente autonomo e parallelo agli altri, ma, negli anni, si è andati sempre più verso un modello a stella, fatto di centri di prossimità e di “hub”. In questo contesto bisogna ripensare ad un’intera rete, formalmente ferma al PAL del 2011, anche nell’ottica che la costruzione di una nuova struttura richiede svariati anni. Il Ramazzini, anche grazie ad importanti donazioni, è cresciuto a ‘moduli’ con strutture su strutture che oggi rendono difficili significativi interventi di ristrutturazione. Chiederemo al sindaco Bellelli, che è anche il presidente della CTSS, di riferire in Provincia sulle prospettive e gli studi di fattibilità avviati'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>