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Cosa c è da raccontarsi? Il male di avere una memoria, del ricordarsi di quanto era bella la nostra Pianura e del rammarico di non vedere più la camomilla nei prati, nè i girini, nè le rane, nè i pipistrelli e neppure le care zanzare che ti avvisavano con il loro ronzio che stavano per pungerti.
Ho letto il ragionamento di Massimo Guerrini sul “vantaggio” di bruciare i rifiuti e sinceramente non lo condivido poiché il “vantaggio” del consumare tanto, di limare i costi... lo abbiamo sotto i nostri occhi e non è “conveniente” per la qualità della vita e la conservazione del Pianeta. Un esempio di questa “convenienza” l’abbiamo sotto il naso e sta succedendo a Castelnuovo Rangone con le false coop e lo sfruttamento della “risorsa umana”…
Anche questo fa parte della “convenienza” che fa capire quanto l’uomo non sia più uomo ma che è il PIL a dettare legge. Io sono per il riciclo e sinceramente non mi spiego come mai, nei quartieri artigiani, ormai vuoti, non si smontino “i rifiuti”, non si separino i vari materiali, anziché mandarli “nel terzo mondo” compressi. Credo che sarebbe molto conveniente “riciclare” i vecchi artigiani, che sanno fare di tutto , con il nuovo mestiere dello “smontatore” e trasmettere i loro saperi ai più giovani.
Non c è nulla di sbagliato a pelare i fili per recuperare il rame o a smontare una lavatrice, un telefonino o qualsiasi altro apparecchio… Certamente è molto meno conveniente per il costo della mano d’opera, ma certamente si creerebbero nuovi posti di lavoro valorizzando l’uomo e le sue capacità oltre a preservare le ricchezze del Pianeta.
C'è un problema di base che ci ha avvelena la vita ed è il PIL, oggi come oggi, non possiamo indossare un paio di mutande se non ha fatto almeno 5 giri intorno al Pianeta, non esiste quasi più il cotone nè la lana perché costano troppo rispetto ai tessuti fatti con il petrolio, non si riesce neppure a mangiare una buona mela perché ci hanno educato che deve essere perfetta e perfettamente lucida.
Il bruciare i rifiuti è “economico” tanto quanto la nostra vita che è basata su un “economico” che ci ha ridotti ad essere una “risorsa umana”, il bruciare rifiuti chiude il ciclo della nostra vita “economica” di tutti i giorni.
Emanuela Soncini