Con il risultato che ci troviamo persone magari competenti e “scariche” di attività in un ufficio, e un consulente assunto da un altro ufficio, o addirittura dallo stesso. E noi paghiamo. I chiari riferimenti alla legge, portati dal MEF, alla necessità di fare delle vere verifiche e selezioni interne vengono spesso disattesi. Per poca voglia di farlo? Perché i dirigenti di “certi settori” non vogliono ammettere che hanno dipendenti in eccesso, col rischio di perdere budget e potere?
Poi si potrà discutere sul fatto che sia un malcostume diffuso, che riguarda destra e sinistra, eccetera, ma qui stiamo alle carte e al locale.
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