Questo consentiva ad un numero elevato di giovani calciatori italiani di 'farsi le ossa' in competizione e non stando in panchina o in tribuna. Ora non c'è più limite alla presenza in campo di non italiani e quindi i nostri indigeni sono soffocati da frotte di calciatori provenienti da ogni dove.Anche i vivai ne hanno risentito essendo così limitato il numero di coloro che possono ambire ad arrivare in prima squadra.I cosiddetti fuoriclasse nascono da una selezione tra grandi numeri di partecipanti, oltre che da un dono di madre natura.Possiamo quindi trarre la oggettiva conclusione che, se vogliamo migliorare le prestazioni della nostra Nazionale di calcio, dobbiamo ridurre il numero di calciatori stranieri che possono scendere contemporaneamente in campo e dare più spazio a quelli di nazionalità italiana.Intendiamoci: non è un discorso nazionalistico, ma una soluzione per rivalutare la nostra Nazionale, che deve essere costituita da calciatori ovviamente italiani.Nella speranza di aver espresso considerazioni largamente condivise.Pietro Bertolasi
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