Numeri che parlano chiaro e ben rappresentati dall'infografica fornita dalla Regione Emilia-Romagna, aggiornata al 12 ottobre.
Numeri che ci dicono che nella settimana dal 9 al 15 marzo, su 7710 tamponi realizzati in una settimana (meno di quelli che oggi in regione vengono effettuati in un giorno), 1913 presentavano esito positivo. Ovvero il 25% di media. Con un picco nell'intervallo di quella settimana del 27,4%. Ciò significa che più di una persona su 4 sottoposta al tampone risultava positiva. A quel picco è seguito un calo costante di quella percentuale.
Con la primavera inoltrata e l'arrivo dell'estate la percentuale di positivi rispetto ai tamponi eseguiti è costantemente calata giungendo a mantersi, anche nella prima parte di ottobre, ad un livello di molto inferiore (quasi dieci volte) rispetto a quello di marzo. Nel dettaglio, nella settimana dal 5 al 12 ottobre, su 82.737 tamponi effettuati (più di dieci volte quelli effettuati a marzo), 'solo' il 2,5% è risultata positiva, anche considerando il picco del periodo del 12 ottobre.
Una percentuale quella del 2,5% aggiornata al 12 ottobre, che di per sé farebbe tirare un sospiro di sollievo più che creare nuova ansia. Anche perché parallelamente lo spostamento della maggior parte del numero dei contagiati in una fascia di età intorno ai 50 anni, e quindi meno a rischio di gravi complicanze, ha portato anche ad una riduzione sia in termini assoluti che percentuali dei ricoveri in terapia intendiva.
Ciò che preoccupa è la nuova tendenza al rialzo registrata ad ottobre e continuata fino agli ultimi dati disponibili di ieri. Il 2,5 del 12 ottobre è il culmine di una veloce tendenza al rialzo. Il 5 ottobre la percentuale dei positivi sui tamponi effettuati era dell'1,4%.
Gi.Ga.