ho letto il Suo pezzo odierno sulla questione della revoca della cittadinanza carpigiana a Benito Mussolini. Premetto che non sono iscritto ad alcun partito e che quindi mi ritengo libero e completamente slegato da logiche politiche di qualsiasi tipo.
Se da un lato ho sempre apprezzato i Suoi articoli, questa volta non riesco a comprendere: per quale motivo oggi, 2025, un partito deve dissociarsi da un uomo politico di 80 anni fa? E perché non, ad esempio, dalla casa d'Austria Este (cui il Comune di Modena non ha dedicato nemmeno un'area giochi), ma della quale restano testimonianze importanti in e per la città? Nessuno ha mai sentito la necessità di dissociarsi dal quel periodo storico nemmeno negli anni cinquanta e sessanta, nemmeno ai tempi di Togliatti, Cossutta, Berlinguer o Nilde Jotti. All'epoca non si parlava di fascismo come se ne parla da una decina d'anni a questa parte.
Certamente la delibera carpigiana sarà approvata: mi aspetto quindi, a breve e per par condicio, la proposta di modifica delle vie Lenin e Marx, ancora presenti a Carpi, e non solo lì: non ha forse l'Unione Europea equiparato nazismo, fascismo e comunismo?
Chiudo con una mia riflessione: ma siete sicuri che alla gente
Grazie dell'attenzione e buona domenica
Paolo Leonelli - Modena
Innanzitutto, grazie della sua lettera. Non potrei non rispondere a un lettore omonimo, pur non parente... Al di là delle battute, so essere un tema divisivo, ma in tutta onestà credo che per archiviare il problema sia sufficiente dare la lettura di totale condanna che il Ventennio merita. A non consentirne l'archiviazione, a mio avviso, è l'atteggiamento di quei partiti che ne vivono con imbarazzo (per usare un eufemismo) l'inappellabile giudizio storico negativo.
Giuseppe Leonelli