Egregio direttore,
stiamo trascorrendo il periodo del black friday, una tradizione americana che con il commercio online è arrivata in Italia da qualche anno.
Quest’anno la mia scelta é quella di non acquistare più nulla sulle piattaforme online fino alla fine del 2020. Può sembrare una scelta estrema, forse ipocrita, ma la ritengo una scelta in difesa dei nostri negozianti modenesi.
Dietro ad ogni bancone c’è una famiglia che spesso conosciamo, a volte sono amici. Ogni giorno si svegliano e alzano quella serranda per otto o più ore. Si svegliano sapendo che quasi il 60% dei loro guadagni andrà allo stato e alla comunità per garantire i servizi e per pagare anche le tasse di chi non ha intenzione di pagarle.
Queste piattaforme invece decidono di pagare le tasse in Lussemburgo o in qualche altro paese “conveniente”, ma purtroppo non è conveniente per noi e per la collettività.
Questo non può essere sostenuto da noi cittadini. Ho venti anni e vivo online, ma quest’anno sono io a fare il dicembre nero verso i colossi del web. Acquisterò nei negozi locali quando sarà possibile.
Faccio questo appello ai miei amici, sostenitori ed elettori e chiedo anche a loro di fare lo stesso.
Lo dobbiamo fare per i nostri commercianti, perché nessuno di noi vuole fra dieci anni svegliarsi in una città deserta di attività, ma piena di fattorini. Grazie a chi condividerà l’idea, grazie a chi da molti anni porta avanti il paese nonostante le difficoltà. Grazie ai commercianti.
Davide Nostrini - Italia del Futuro
'Ecco perché non acquisterò nulla online'
'Dietro ad ogni bancone c'è una famiglia che spesso conosciamo, a volte sono amici. Ogni giorno si svegliano e alzano quella serranda per otto o più ore'
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