Ordinanza Zone Rosse a Modena, ma è tutto qui?
Semplice divieto di stazionamento per soggetti indesiderati e per giunta pure a tempo... Cosa servono?
Ho letto e riletto l'ordinanza sulle 'zone rosse' di Modena e sono rimasta a bocca asciutta dinanzi al seguente provvedimento: 'Per la durata di 3 mesi, a decorrere dal 5 novembre 2025 e fino al 5 febbraio 2026', in queste zone è previsto 'il divieto di stazionare ai soggetti che assumano atteggiamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti, determinando un pericolo concreto per la sicurezza pubblica, tale da ostacolare la libera e piena fruibilità di quelle aree, e risultino già destinatari di segnalazioni all'Autorità giudiziaria'.
È vero che noi italiani siamo rinomati per la contestazione fine a se stessa, ma in un'ottica costruttiva non posso non chiedermi: tutto qui? Semplice divieto di stazionamento per soggetti indesiderati e per giunta pure a tempo. Perché non si punta a destinare il Palamolza, ora sede di un'associazione pugilistica, a una stazione permanente della Polizia o dei Carabinieri e a installare gabbiotti delle forze dell'ordine nelle altre zone destinatarie dell'ordinanza?
Perché non si riqualificano quelle aree da un punto di vista architettonico, del verde pubblico e delle iniziative culturali? Può, secondo lei, il mercato della domenica risolvere il problema? Infine, qualcuno forse ricorderà che si è parlato a lungo della creazione di una ben più dignitosa e sicura autostazione, come si è fatto altrove: dov'è il progetto?
Dopo qualche mese di permanenza in Germania, anch'essa sommersa dal problema dei flussi migratori incontrollati accompagnati da ottuso buonismo, ho potuto constatare che, mentre lì, luogo di errori alla pari del nostro, tali errori si riconoscono e si superano attraverso forti sterzate nella direzione della vera sicurezza, da noi si creano specchietti per le allodole volti a silenziare le grida d'allarme lanciate dai comitati cittadini.
Grazie
Donatella Tessaro
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