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Modena, ecco l'ordinanza del prefetto sulle Zone Rosse: dalla stazione al parco XXII aprile

Modena, ecco l'ordinanza del prefetto sulle Zone Rosse: dalla stazione al parco XXII aprile

'Aree insistenti presso il centro urbano particolarmente connotate da condizioni di degrado e interessate dalla possibile presenza di soggetti con precedenti'


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Dopo l'annuncio dei giorni scorsi, ora vi è la definizione concreta delle zone che finiranno nel mirino delle forze dell'ordine modenesi. Con una ordinanza di queste ore il prefetto Fabrizia Triolo ha individuato nel Comune di Modena 'le cosiddette zone rosse, ovvero aree insistenti presso il centro urbano particolarmente connotate da condizioni di degrado e interessate dalla possibile presenza di soggetti che possono ostacolare il pieno godimento in sicurezza di ambiti cittadini caratterizzati dal persistente afflusso di persone'.

Zona 1 - Stazione e parco XXII aprile

'L'area in prossimità della Stazione Ferroviaria di Modena e del limitrofo Parco XXII Aprile presenta da tempo situazioni di degrado urbano e criticità sul piano della sicurezza pubblica e del decoro. La zona è caratterizzata dalla presenza di numerose attività commerciali, in particolare esercizi di vicinato e locali di somministrazione di alimenti e bevande, che attraggono un'utenza eterogenea e multietnica, con significativo afflusso e stazionamento di persone nelle ore diurne e serali. In tale contesto, sono stati segnalati e riscontrati episodi di disturbo alla quiete pubblica, nonché comportamenti molesti e situazioni di alterazione psicofisica dovute all'abuso di sostanze psicotrope e alcoliche' - si legge nella ordinanza.
'L'area adiacente al Parco XXII Aprile risulta altresì frequentata da soggetti
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dediti ad attività illecite, in particolare allo spaccio di sostanze stupefacenti, nonché da persone senza fissa dimora che determinano un costante stato di insicurezza percepita da parte dei residenti e dei fruitori dei servizi pubblici. Le criticità sopra descritte, unitamente alla rilevanza dell'asse ferroviario quale punto di snodo per i collegamenti cittadini ed extraurbani, rendono necessario l'inserimento dell'area nel perimetro della 'zona rossa' al fine di assicurare il ripristino di adeguati livelli di vivibilità, decoro e sicurezza urbana: Corso Vittorio Emanuele angolo via San Martino, piazzale Natale Bruni, Via Piave, via Ferrari, Viale Crispi, Piazza Dante, via N. dell'Abate, via Mazzoni, viale Gramsci, via Pio Donati, via Guido Miglioli, via due Canali Nord, strada Attiraglio e Parco XXII Aprile'.

Zona 2 - Parco Novi Sad e autostazione

'L'area compresa tra il Parco Novi Sad e l'Autostazione di Modena costituisce uno dei principali luoghi di aggregazione cittadina, anche in ragione della vicinanza con arterie di transito e con infrastrutture di mobilità pubblica. Tuttavia, la zona presenta da tempo fenomeni di degrado urbano e criticità connesse alla presenza di soggetti dediti ad attività illecite, in particolare allo spaccio di sostanze stupefacenti, nonché ad atti contrari alla pubblica decenza.
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Presso l'Autostazione, che serve tra l'altro la numerosa comunità studentesca presente nella zona, e nelle aree limitrofe sono stati segnalati, inoltre, episodi di bivacco, consumo di alcool su suolo pubblico e comportamenti molesti ed aggressioni nei confronti dei viaggiatori, con conseguente percezione di insicurezza da parte dell'utenza e del personale delle attività di servizio - continua l'ordinanza -. Il Parco Novi Sad, soprattutto nelle ore serali, risulta spesso teatro di assembramenti e frequentazioni che generano turbative per la quiete pubblica e un generale peggioramento del decoro urbano: Parco Piazza D'Armi Novisad, via Bono da Nonantola, Via Emilia Ovest, via Bacchini, via Fabriani, Piazzale Primo Maggio, via Cittadella, via Molza, Viale Monte Kosica'.

Il dispositivo

'Per la durata di 3 mesi, a decorrere dal 5 novembre 2025 e fino al 5 febbraio 2026', in queste zone è previsto 'il divieto di stazionare ai soggetti che assumano atteggiamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti, determinando un pericolo concreto per la sicurezza pubblica, tale da ostacolare la libera e piena fruibilità di quelle aree, e risultino già destinatari di segnalazioni all'Autorità giudiziaria'.
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