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Scandalo Amo, sulla azione di responsabilità l'avvocato dopo mesi non ha ancora espresso parere

Scandalo Amo, sulla azione di responsabilità l'avvocato dopo mesi non ha ancora espresso parere

Elisa Rossini: 'Bosi ci ha informato dopo ripetute insistenze che il parere dell'avvocato è in fase di redazione e quindi non è possibile trasmetterlo'


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Come noto il 14 agosto scorso il Tribunale di Modena ha emesso un decreto ingiuntivo nei confronti della ex dipendente Amo per la somma di 459mila euro (decreto al quale a La Pressa risulta sia stata fatta opposizione), contestualmente è stato affidato un incarico ad un avvo­cato per valutare i presupposti legali per ulteriori azioni di risarcimento e di responsabilità.
Ebbene, a fine settembre il consigliere comunale Fdi Elisa Rossini ha legittimamente inoltrato al Comune di Modena richiesta di accesso atti per avere copia del provvedi­mento di affidamento dell'incarico all'avvocato e del parere espresso sulla sussistenza dei presupposti legali per ulteriori azioni di risarcimento e di responsabilità.
Quella risposta però ad oggi non è mai arrivata.
'Il 25 settembre ho ricevuto dal Dirigente respon­sabile del Comune di Modena la risposta pervenuta da Amo spa - spiega Rossini in una interrogazione appena depositata -. La risposta non conteneva il provvedimento di affidamento dell'incarico e riportava quanto segue: 'Con riferimento all'oggetto, vi informiamo che ad oggi non siamo in grado di rilasciare il parere legale richiesto in quanto l'avvocato incaricato non ha ancora ultimato la stesura dello stesso'. Il 13 ottobre ho quindi presentato nuova richiesta di accesso atti per avere copia del provvedimento di affidamento dell'incarico all'avvocato e del parere, ancora nessuna risposta nonostante il sollecito inviato il 21 ottobre.
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Solamente il 29 ottobre è stata data risposta alla richiesta di accesso agli atti del 13 ottobre informandomi che la richiesta di accesso atti non era stata riscontrata nei tempi previsti per un problema alla casella Pec di Amo rilevato il 23 e il 24 otto­bre (la richiesta di accesso atti è del 13 ottobre quindi per circa 10 giorni la Società, volendo assecondare tale risposta, non avrebbe avuto modo di verificare le proprie Pec o di inviarle) e che il parere dell'avvocato 'è in fase di redazione e quindi non è possibile trasmetterlo' (foto sotto) ed infine dando disponibi­lità per visionare il provvedimento di conferimento dell'incarico presso la sede di Amo.

La Rossini chiede dunque all'amministrazione di sapere se 'il decreto ingiuntivo che risulta emesso nei confronti della dipendente è stato opposto o invece risulta definitivo, se sono state avviate le azioni esecutive nei confronti della lavoratrice e se si hanno notizie del loro esito'.
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Inoltre l'esponente Fdi chiede 'come si valutano le tempistiche decise da Amo per acquisire il parere dell'avvocato e quali siano le ragioni che hanno indotto Amo ad attendere mesi per acquisire tale parere, a tutt'oggi non disponibile, considerata anche l'indicazione data dalla Corte dei Conti al Comune di Modena di attendere a tutte le azioni volte a preservare il valore della partecipazione sociale'.
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