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Scandalo Amo, il Comune di Carpi pronto a costituirsi parte civile

Scandalo Amo, il Comune di Carpi pronto a costituirsi parte civile

Parallelamente respinta dal Consiglio comunale, anche una mozione presentata da Fratelli d’Italia


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Intraprendere ogni azione utile a tutelare l’amministrazione comunale, l’Agenzia per la mobilità aMo e l’interesse pubblico e collettivo e valutare se costituirsi parte civile nel procedimento penale che dovesse instaurarsi nei confronti di chiunque risulti responsabile dell’eventuale sottrazione indebita di fondi a danno dell’Agenzia e dei soci. Sono le due principali richieste, indirizzate alla Giunta del Comune di Carpi, contenute nella mozione su Amo presentata dai gruppi di maggioranza (Pd, Carpi a colori, Alleanza Verdi Sinistra) e approvata dal Consiglio comunale di Carpi, nella seduta di giovedì 2 ottobre, con il voto a favore dei gruppi proponenti; contrari Fratelli d’Italia, astenuti Forza Italia, Lega Carpi, Carpi civica.
Il documento invita, inoltre, la Giunta, nel caso in cui emergessero evidenze di comportamenti illeciti o negligenti degli amministratori, dei direttori generali e degli organi di controllo di aMo, a richiedere che la società promuova contro di loro l’azione di responsabilità prevista dal Codice civile. Chiede, infine, di salvaguardare il principio di legalità, la dignità delle istituzioni e l’onorabilità delle persone coinvolte, “evitando semplificazioni e strumentalizzazioni politiche che potrebbero compromettere l’equilibrio del confronto pubblico e la corretta gestione dell’interesse collettivo”, e di informare periodicamente il Consiglio comunale sull’evoluzione della vicenda che coinvolge la società,
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fornendo aggiornamenti in aula ogni volta che emergano fatti nuovi o rilevanti in merito all’indagine o a eventuali determinazioni dell’assemblea dei soci di aMo.
Nelle premesse, il documento ripercorre la vicenda iniziata nei mesi scorsi dopo la scoperta dell’ammanco di oltre 500 mila euro subito da aMo, ricordando che il nuovo amministratore unico ha provveduto a sporgere denuncia e ha informato prontamente i soci e che, nell’assemblea dei soci convocata il 16 luglio, i sindaci di Modena e Carpi e il presidente della Provincia di Modena hanno dichiarato l’intenzione “di andare a fondo nella vicenda, in accordo con il nuovo amministratore unico”. Evidenzia, inoltre, come priorità che aMo intraprenda ogni azione necessaria a recuperare l’intera somma sottratta e a mettere in sicurezza tutti i processi di gestione e controllo nei quali si fossero rilevate criticità.
Insieme alla mozione della maggioranza è stata discussa, e respinta dal Consiglio comunale, anche una mozione presentata da Fratelli d’Italia sull’adozione di azioni necessarie a tutela del patrimonio pubblico. Il documento ha ottenuto il voto a favore dei proponenti e di Lega Carpi; contrari (“poiché la mozione contiene una ricostruzione fuorviante e accuse pesanti e diffamatorie, avendo già deciso i colpevoli prima che siano appurate le responsabilità”)
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Pd, Carpi a colori, Avs; astenuti Forza Italia e Carpi civica.
Anche la mozione dei gruppi di opposizione chiedeva alla giunta di costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento penale a carico di chiunque venga imputato dei reati in questione e di tutelare il patrimonio pubblico adottando tutte le azioni previste dalla legge e in particolare l’azione di responsabilità nei confronti dell’organo amministrativo. Chiedeva inoltre di denunciare al Collegio sindacale l’utilizzo improprio della carta di credito e la mancata contabilizzazione come tali delle spese di rappresentanza effettuate dal 2019 al 2025.
Nella foto il nuovo amministratore unico Amo Bosi e il suo predecessore Reggianini
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