Articoli Politica

Paldino e Mezzetti ai ferri corti: 'Non sta al sindaco dire a una forza civica cosa fare'

Paldino e Mezzetti ai ferri corti: 'Non sta al sindaco dire a una forza civica cosa fare'

'Io ho solo esercitato la funzione per cui sono stato eletto dai modenesi: tutelare i cittadini emiliano-romagnoli e vigilare sul loro benessere'


3 minuti di lettura

Spazio ADV dedicata a Mivebo
'In relazione ai rilievi del sindaco di Modena, Massimo Mezzetti, alle domande che ho posto alla Giunta regionale sulle nuove modalità di raccolta differenziata in città, esercitando le mie prerogative di consigliere regionale, che ha il dovere di vigilare per la tutela dei cittadini, mi vedo costretto a ricordargli quanto scritto nel programma di mandato che è stato sottoscritto da tutte le forze politiche del centrosinistra. Queste le testuali parole: “Si prevede la diffusione graduale del porta a porta integrale in altre porzioni della città, riducendo progressivamente i sacchi, prestando particolare attenzione alla domiciliazione delle raccolte nei condomini e nelle situazioni più complesse, anche con soluzioni dedicate che saranno oggetto di puntuale analisi e confronto con i cittadini interessati. Ad esempio, dove serva, con cassonetti stradali dedicati a utenze senza spazi interni o contenitori carrellati condominiali in aree interne, anche prevedendo sconti e incentivi per la riorganizzazione degli spazi condominiali al fine di favorire le attività di raccolta differenziata”. Come tutti possono constatare si parla di “cassonetti”, ma riservando la loro ubicazione ai luoghi “dove serva” e per “utenze senza spazi interni o contenitori carrellati condominiali in aree interne”.
Spazio ADV dedicata a APP LA PRESSA
Peccato che, invece, il sistema di raccolta verrà messo in atto tramite cassonetti non “dove serva” ma, indiscriminatamente, e senza logica alcuna in tutta la città'. Il consigliere regionale Vincenzo Paldino torna a replicare al sindaco Mezzetti sul tema differenziata.'Il sindaco Mezzetti parla, poi, di “ricadute negative in termini economici del servizio porta a porta partito nel 2023”, ma nel programma di mandato che lui cita e di cui, forse per distrazione, non ricorda il contenuto, si parla di “qualità della raccolta differenziata nettamente aumentata, passando in pochi mesi dal 60% al 79%, con un un aumento della raccolta dell’organico dell’80%, della carta dall’85% al 95% e della plastica dal 50% all’80%, mentre la quantità di rifiuti indifferenziati è diminuita dell’11%. Proprio per questi risultati, frutto anche dei miglioramenti introdotti e della responsabilità della stragrande maggioranza dei modenesi, a cui va il nostro ringraziamento, occorre proseguire gli interventi di continuo miglioramento delle modalità tecnico-organizzative della raccolta e si prevede la diffusione graduale del porta a porta integrale in altre porzioni della città, riducendo progressivamente i sacchi”. E ancora, la ricerca di Udicon citata dal primo cittadino, di cui evidentemente non ricorda il contenuto ma di cui può richiedere una copia, evidenziava problematiche non sul porta a porta, ma sulle modalità con cui veniva messo in atto, riscontrando alcune criticità su singoli aspetti come il ritardo nella distribuzione dei sacchi.
Spazio ADV dedicata a Onoranze funebri Simoni
Tutti rilievi accolti dall’amministrazione precedente, migliorando il servizio - continua Paldino -. Aggiungo che non c’è nessun dato esistente che evidenzi che la raccolta dei rifiuti attraverso i cassonetti sia ecologicamente più valida del porta a porta. Questa marcia indietro, perciò, è una scelta del sindaco di cui si deve assumere le responsabilità politiche. A tal proposito, ricordo che Legambiente Modena ha parlato di “rischio di ricadute territoriali a seguito di un passo indietro del Comune capoluogo, rispetto a una scelta importante e impegnativa come quella assunta negli ultimi anni, che peraltro ha portato a miglioramenti significativi dei dati rilevati”. Legambiente ha poi sottolineato che il fatto che “maggiori costi si associno a un peggioramento dei risultati per quello che riguarda il recupero di materia e la riduzione dei rifiuti prodotti – obiettivo mai citato finora dall’Amministrazione comunale e difficilmente raggiungibile con il ritorno dei cassonetti – è un doppio risultato negativo che andrà a gravare sulle tasche dei cittadini”. Infine, mi vedo costretto a puntualizzare che non è compito del sindaco dire a una forza civica cosa fare e come ma, a guidarla, deve essere il volere degli iscritti e così avviene.
Spazio ADV dedicata a Acof onoranze funebri
Riguardo, poi, alla mia presunta “volontà polemica”, le mie domande sul ritorno ai cassonetti nella gestione della raccolta dei rifiuti sono rivolte non al sindaco ma alla Regione Emilia-Romagna che farà gli accertamenti necessari. Io ho solo esercitato la funzione per cui sono stato eletto dai modenesi: tutelare i cittadini emiliano-romagnoli e vigilare sul loro benessere. E nessuno, neanche il sindaco di Modena, è al di sopra di tale prerogativa'.
Foto dell'autore

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, sociale ed ec...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Articoli Correlati