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Il green pass e l'essere umano: cara Camilla, noi 60enni abbiamo tante colpe

Il green pass e l'essere umano: cara Camilla, noi 60enni abbiamo tante colpe

Non sei sola Camilla, in tanti proviamo questo dolore, le famiglie e le amicizie si sono rotte sotto questa divisione, voluta e creata


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Buongiorno a tutti e in particolare a Camilla Dolcini. Ringrazio questa giovane ragazza per gli articoli che scrive. La lettera dello scorso anno mi aveva già colpita positivamente per le riflessioni fatte e l’ho conservata. Nei suoi scritti non c’è rabbia, ma dolore e fa molto male sapere che parte di quell’essere umano lo abbiamo formato noi della generazione precedente (ho 62 anni) o forse ancora peggio siamo quelli che più hanno diviso il noi e voi. Personalmente, nonostante la vita sia sempre complicata, mi rendo conto che i famosi anni 60 erano (o così ci hanno fatto credere) una spinta di ottimismo, che non abbiamo più potuto tramettere a voi figli. Questo mi addolora ancora di più. Non sei sola Camilla, in tanti proviamo questo dolore, le famiglie e le amicizie si sono rotte sotto questa divisione, voluta e creata. Per carattere non riesco mai a vedere tutto nero, credo ancora che ci siano persone in grado di pensare con la propria testa e che si possa aprire uno spiraglio di positività, tu sei una di quelle. Ora mi fermo perché la mia scrittura diventa «involuta» parola imparata nel commento al mio tema di maturità, conseguita 10 anni fa con 5 anni completi di scuola serale, dove  ho strappato un misero 6.
Grazie, grazie Camilla.
Franca De Consoli

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