Spettabile direttore, ho letto con interesse il vostro articolo del 30 Agosto 'Centri per l'impiego, servono presidi psicologici?'relativo alla richiesta del consigliere Gianluca Sassi di 'avviare un presidio di psicologi di area lavoro (..) per garantire ' supporto e sostegno degli utenti con sedute di consulenza e sostegno psicologico individuale'. A Savignano sul Panaro, ove ha sede il centro di psicoanalisi e psicoterapia LiberaParola, ci rendemmo conto di questa emergenza diversi anni fa, quando gli effetti della crisi economica si riverberavano su cittadini che chiedevano aiuto perchè intrappolati in pericolose impasse del dopo licenziamento. Questo si traduceva nell'ascoltare uomini e donne piegati nel mezzo della vita perchè espulsi dal mondo del lavoro con pochissime possibiltà di rientro, preda di derive depressive, caduti nella morsa dell'alcool o del gioco d'azzardo. In diversi casi con pensieri suicidari. Avendo queste persone pochissime possibilità economiche, ma necessitando di un aiuto psicotarepeutico, mettemmo a punto un progetto di ascolto e sostegno psicologico gratuito per individui i quali, a causa della perdita del lavoro o della costante precarizazzione del medesimo, si trovassero nelle difficili condizoni sopra descritte .
'Presidio psicologici per i disoccupati, a Savignano esistono già'

'La chiesta del consigliere?Sassi ha il merito di sollecitare una risposta ad?un problema urgente e crescente nelle nostre zone'
Spettabile direttore, ho letto con interesse il vostro articolo del 30 Agosto 'Centri per l'impiego, servono presidi psicologici?'relativo alla richiesta del consigliere Gianluca Sassi di 'avviare un presidio di psicologi di area lavoro (..) per garantire ' supporto e sostegno degli utenti con sedute di consulenza e sostegno psicologico individuale'. A Savignano sul Panaro, ove ha sede il centro di psicoanalisi e psicoterapia LiberaParola, ci rendemmo conto di questa emergenza diversi anni fa, quando gli effetti della crisi economica si riverberavano su cittadini che chiedevano aiuto perchè intrappolati in pericolose impasse del dopo licenziamento. Questo si traduceva nell'ascoltare uomini e donne piegati nel mezzo della vita perchè espulsi dal mondo del lavoro con pochissime possibiltà di rientro, preda di derive depressive, caduti nella morsa dell'alcool o del gioco d'azzardo. In diversi casi con pensieri suicidari. Avendo queste persone pochissime possibilità economiche, ma necessitando di un aiuto psicotarepeutico, mettemmo a punto un progetto di ascolto e sostegno psicologico gratuito per individui i quali, a causa della perdita del lavoro o della costante precarizazzione del medesimo, si trovassero nelle difficili condizoni sopra descritte .
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