Caro direttore,
Ho letto il suo articolo che paragona Fratelli d'Italia, incapace di condannare Benito Mussolini, a Fonzie, che non riusciva mai a dire grazie e scusa.
Forse mi sfugge qualcosa, ma non riesco proprio a capire perché si pretenda esclusivamente una condanna del genere e non si esiga riprovazione dal PD nei confronti di Iosif Vissarionovič Stalin. Non mi sembra che le vesti di quest'ultimo siano immacolate e, se vogliamo fare la punta alle matite, il suo è stato un trentennio, non un ventennio. Continuando a voler essere puntigliosi, la durata dei campi di concentramento comunista è andata dal 1918, con l'istituzione del primo 'gulag' nelle Isole Solovki (Mar Bianco), alla chiusura dell'ultimo per mano di Michail Gorbachev nel 1987.
E certa mentalità bolscevica, invito ad essere smentita con dati fattuali, continua a sopravvivere attraverso una pletora di università, mass media e associazioni culturali.
Una pervasività più grande, non le pare? Allora perché non si chiede ai partiti e ai movimenti di sinistra di prenderne le distanze?
Più la narrazione è unidirezionale, meno risulta credibile.
Con i migliori saluti
Annalaura Giraudo
Grazie mille della sua lettera. Semplicemente il tema non si pone perchè non mi risulta che a Carpi sia stata data la cittadinanza onoraria a Stalin. Sull'eliminare l'intitolazione di vie e strade al dittatore russo sono perfettamente d'accordo. A breve però si voterà sulla cittadinanza onoraria a Mussolini e su quella i partiti sono chiamati ad esprimersi.
Giuseppe Leonelli
Revocare la cittadinanza al Duce, e allora Stalin?
Perché non si chiede ai partiti e ai movimenti di sinistra di prenderne le distanze?
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