Così, nel luglio del 2016, il sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli, intervenne a seguito dell'annesimo sfregio sulla targa che identifica la via dedicata alla memoria del militante del Fronte della Gioventù, ucciso nel 1975 da esponenti della sinistra extraparlamentare riconducibili ad Avanguardia Operaia. In quell'anno il cartello stradale intitolato a Ramelli sulla via sulla quale sorge oggi il Victoria multisale, era stato smontato, posato vicino ad un bidone della spazzatura e a fianco era stata posata una chiave inglese, oggetto usato dagli aggressori per uccidere Ramelli. Il tutto accompagnato da scritte offensive.
“Gli anni di piombo - disse il sindaco Muzzarelli in quei giorni - hanno lasciato una lunga scia di sangue nel nostro Paese e mai come oggi, tra populismi crescenti in tutto il mondo e la lunga coda della crisi
Era difficile prevedere che quest'anno l'attenzione su quella targa e su quella cerimonia in memoria di Ramelli fosse riportata all'attenzione pubblica, con toni di spregio, da un consigliere comunale, che ha scambiato evidentemente la stessa cerimonia per un omaggio al Duce. Generando un caso che nei toni, e nei modi, e nei silenzi di oggi, svilisce la politica stessa, al punto da riprendere come riferimento morale ed istituzionale le parole, le parole istituzionalmente doverose quanto politicamente coraggiose, del Sindaco Muzzarelli di due anni fa.
Gi.Ga.