Dalla Chiesa è stato per 100 giorni Prefetto a Palermo. In questo periodo, Carlo Alberto, aveva dedicato una speciale attenzione ai giovani. Il 2 giugno 1982 incontrò gli studenti del Liceo Scientifico Gonzaga di Palermo. Si trattò di una giornata importante nella storia tra mafia e Stato. Per la prima volta un prefetto andava in una scuola a lanciare agli studenti una proposta di impegno comune contro la mafia.
Il Generale divenne una delle figure simbolo della lotta alla criminalità organizzata. Un uomo delle istituzioni viene colpito quando 'è diventato troppo pericoloso ma si può uccidere perché isolato', così nell'ultima intervista a Giorgio Bocca, il Generale aveva descritto la sua condizione. Dalla Chiesa era infatti assediato dalla mafia, circondato da ostilità diffuse, lasciato senza i poteri che aveva reclamato quando era stato mandato a Palermo.
A sparare a Carlo Alberto Dalla Chiesa fu un gruppo di Cosa nostra. La uccisione del Generale, della moglie e dell'agente di scorta, gettarono Palermo e il Paese intero nello sgomento. La Comunità nazionale, colpita dagli efferati omicidi, seppe reagire dando prova di unità contro i nemici della legalità. Strumenti più incisivi di azione vennero messi in campo, facendo tesoro delle esperienze di Dalla Chiesa, si resero più efficaci le strategie di contrasto alle organizzazioni mafiose. Commozione e sdegno alimentarono le speranze dei siciliani onesti, ne rafforzarono il rifiuto della prepotenza criminale.