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L'ultima volta che una eclissi solare totale fu visibile in Italia e in Europa risale all'11 agosto 1999. La Luna coprì completamente il Sole in una fascia che, nel nostro continente, andava da Parigi a Bucarest, passando per la Germania, l'Austria e la Romania. Il raro evento astronomico in Italia non si vide nella sua totalità ma fu parziale, con una copertura tra il 65 per cento (nelle isole maggiori) e il 95 per cento (in Alto Adige).
L'evento si poté osservare anche in Paesi del Medioriente fino a terminare in India. Nel complesso l'eclissi totale fu osservata da più di 70 milioni di persone. A detta degli esperti anche nel 2027 vi sarà una spettacolare eclissi totale di Sole e sarà visibile a Lampedusa.
L'eclissi solare può essere totale quando si verifica la sovrapposizione della Luna sull'intero disco solare.
Le eclissi Solare hanno una durata variabile, quelle totali in genere sono più brevi, ma possono durare anche oltre i 7 minuti. In questo arco di tempo, in cielo diventano visibili alcune stelle e alcuni pianeti e la temperatura si abbassa rapidamente. Il fenomeno è visibile solo in una piccola area della Terra dato il movimento della Luna e il moto di rotazione terrestre. La probabilità di osservare un eclissi totale nel posto in cui si vive è meno di una volta nella vita di un essere umano.
Numerosi studi hanno notato che durante questi eventi astronomici gli animali mostrano comportamenti strani. Le mucche tornano nelle stalle, i grilli iniziano a frinire, gli uccelli vanno a posarsi o diventano più attivi, le balene compiono salti fuori dall'acqua e alcuni tipi di ragno distruggono le loro ragnatele.
Guardare l'eclissi a occhio nudo senza adeguata protezione può causare danni agli occhi, si rende per tanto indispensabile usare occhiali specifici, che filtrano i raggi solari più dannosi. Grazie al fenomeno delle eclissi solari, gli scienziati possono studiare il cielo in modi che non sono possibili in condizioni normali. Per esempio, l'osservazione dell'eclissi solare del 1929 da un'isola al largo della costa occidentale dell'Africa contribuì a confermare la teoria generale della relatività di Einstein, secondo cui la gravità degli oggetti massicci dovrebbero deformare il tessuto spazio-temporale e quindi piegare la luce.
Redazione Pressa
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