Filippo era un bambino gentile e allegro tanto che veniva chiamato da tutti 'Pippo Buono'. Fiorentino d'origine, si trasferì ancora giovane a Roma. Per umiltà non aveva mai pensato di diventare prete ritenendosi indegno di una tale missione. Fu il suo padre spirituale, Persiano Rosa, a spingerlo in tale direzione.
Così Filippo fu ordinato sacerdote il 23 maggio 1551. La sua missione fu quella di portare l'amore di Dio a tutte le persone che incontrava. Celebrava con immensa devozione l'Eucarestia e il sacramento della confessione. Filippo era comprensivo e paterno, attendendo ai bisogni di tutti, capace di ascoltare.
Mostrava a tutti quanto Dio fosse paziente invitando ad avere fiducia in lui. Quando vedeva qualcuno triste diceva: 'Scrupoli e malinconia, fuori di casa mia'. Voleva cristiani felici e gioiosi.
Radunò attorno a sé un gruppo di ragazzi di strada, avvicinandoli alle celebrazioni liturgiche e facendoli divertire, cantando e giocando senza distinzioni tra maschi e femmine, in quello che sarebbe diventato l'oratorio, ritenuto e proclamato come vera e propria congregazione da Papa XIII nel 1575.
Per il suo carattere burlone, Filippo, fu anche chiamato il 'Santo della Gioia'. Ai ragazzi un po' indisciplinati ripeteva spesso: 'State allegri ma non fate peccati'.
San Filippo si spense il 26 maggio 1595; la sua fama era così diffusa che venne proclamato Santo pochi anni dopo la sua morte. Oggi i Padri Filippini, che continuano la sua opera, sono diffusi in tutto il mondo (88 comunità in 26 Paesi diversi)