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Muore Voltaire: 30 maggio 1778

Muore Voltaire: 30 maggio 1778

Voltaire si fa beffe dell'ottimismo filosofico difeso da Leibniz, la teoria del migliore dei mondi possibili


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Voltaire nasce a Parigi nel 1694 e qui muore il 30 maggio del 1778. Quando si pronuncia il suo nome, si pensa a tutto lo scibile umano e alla sete di conoscenza che ha animato le grandi menti della storia, tra le quali è annoverato il filosofo, drammaturgo, storico, poeta Voltaire. È stato un esponente di rilievo dell'illuminismo mostrando interesse per ogni forma del sapere. Ciò lo spinse a collaborare all'Enciclopèdie di Diderot e D'Alembert, primo esempio di moderna enciclopedia.
Le opere e il pensiero di Voltaire hanno ispirato i grandi pensatori dei decenni successivi da cui fiorirono le due grandi rivoluzioni del settecento quella americana è quella francese.
Voltaire non credeva che la Francia fosse pronta a una vera democrazia: perciò non avendo fiducia nel popolo, non sostenne mai idee repubblicane e democratiche.
 

I suoi scritti polemici trovano immediato successo nei salotti nobiliari. Nel 1717, tuttavia, alcuni versi contro il reggente di Francia Filippo d'Orlèans gli causarono l'arresto e la reclusione alla Bastiglia. Voltaire difendeva la libertà di pensiero, di parola e di coscienza, e sosteneva la necessità di una società più tollerante e giusta. Famosa è rimasta una sua frase: 'La tolleranza non ha mai provocato una guerra civile, l'intolleranza ha coperto la terra di massacri'.
Secondo Voltaire l'uomo apprende solo attraverso i sensi.
Non esistono idee innate ma sono solo frutto di quello che sentiamo. Bisogna accettare l'imperfetta condizione umana con i suoi errori e le sue fragilità. Per Voltaire esiste una legge morale valida per tutti gli uomini. Il bene e il male non sono validi di per sé, ma sono il risultato dell'azione dell'uomo in relazione alla società in cui vive.
Esemplare è il romanzo satirico 'Candido' dove Voltaire si fa beffe dell'ottimismo filosofico difeso da Leibniz, la teoria del migliore dei mondi possibili, e ad esso oppone il vero ottimismo di cui la scienza è la filosofia illuminista si fanno portatrici.
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