Alighiero Noschese, il padre di tutti gli imitatori della televisione italiana, nacque a Napoli il 25 novembre 1932. Era un bimbo vivace e scherzoso, sin da piccolo si divertiva ad imitare le persone accanto a lui. Noschese, negli anni 60 presentò per la prima volta le imitazioni di noti politici nazionali durante due spettacoli teatrali. Quando li propose a 'Doppia coppia', varietà televisivo del sabato sera, fu un successo strepitoso e gli stessi 'imitati' si dimostrarono tutt'altro che infastiditi. Si racconta che la sua imitazione di Giulio Andreotti fu così convincente che la madre di Giulio, ingannata dallo show di Noschese, chiamò il figlio per rimproverarlo: 'Ma come ti è venuto in mente di cantare in televisione?'.
Alighiero studiava i suoi 'bersagli', con meticolosità annotava la mimica e ogni movimento degli occhi e del corpo; registrava inoltre le voci e le ripeteva all'infinito. Di ognuno dei politici imitati sapeva far risaltare i tic, portandoli alla esasperazione, ma senza sfociare nella volgarità. I politici e i vip dello spettacolo arrivarono a chiedere a Noschese di essere imitati per aumentare la loro popolarità.
Satira e ironia caratterizzavano le sue imitazioni, ma sempre con leggerezza; pubblico e critica erano concordi nell'affermare che spesso l'imitazione, interpretata da Alighiero, era migliore dell'imitato.
Anche nel periodo d'oro con 'Canzonissima' (1970-71) e Formula due(1973), quando Noschese cominciava ad accusare problemi di salute, la sua ironia e la sua bravura in pubblico rimasero intatte.