Il 23 maggio 1992 Falcone viene ucciso con la moglie e 3 agenti della scorta nella tragica strage di Capaci
18 maggio 2025 alle 06:54
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Il 18 maggio 1939 nasceva Giovanni Falcone: un magistrato che ha dedicato la vita alla lotta contro la mafia, per molti il più alto esempio di uomo delle istituzioni. Tra i primi a parlare di Cosa nostra come 'organizzazione parallela allo Stato', i suoi metodi di lavoro innovarono l'attività investigativa. Nato a Palermo, conseguì la laurea in Giurisprudenza, nel 1964 vinse il concorso in magistratura e ricoprì per 12 anni il ruolo di sostituto procuratore presso il Tribunale di Trapani. Fu chiamato poi dal Giudice Rocco Chinnici a investigare sulla crimilinalità siciliana e sui contatti con quella americana. Nel 1982, Falcone, entrò nel pool antimafia ideato dallo stesso Chinnici e diretto da Antonino Caponnetto. Insieme all'amico fidato Paolo Borsellino, inaugurò un nuovo approccio nelle indagini attraverso un'efficace gestione dei pentiti. Uno di questi, Tommaso Buscetta, gli svelò la struttura a tentacoli della Cupola siciliana e si riuscì ad organizzare il primo storico maxiprocesso alla mafia, il procedimento si aprì il 10 febbraio 1986 portando alla sbarra oltre 400 imputati. Falcone fu poi nominato Procuratore aggiunto di Palermo dal CSM e in seguito a dirigere la sessione Affari Penali del Ministero di Grazia e Giustizia. Calunniato di avere una brama di potere, ricevette l'incarico di superprocuratore, Direttore Nazionale Antimafia. Il 23 maggio 1992 Falcone viene ucciso con la moglie e 3 agenti della scorta nella tragica strage di Capaci, di cui furono accusati come mandanti, Riina e Provenzano. 'Medaglia d'oro al valore civile', nel 2006, Giovanni Falcone, venne inserito dal settimanale Time tra gli eroi degli ultimi 60 anni.
Redazione Pressa
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