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Giuseppe Verdi nacque il 10 ottobre 1813 a Roncole Verdi, frazione di Busseto provincia di Parma. Il grande musicista, di umili origini, manifestò precocemente il suo talento: da giovane imparò a suonare la Spinetta. A 12 anni studiò musica con il maestro di Provesi; più tardi venne nominato maestro di musica e direttore della banda di Busseto. La sua formazione avvenne attraverso la frequenza della biblioteca della scuola dei Gesuiti a Busseto.
Verdi si può definire un musicista appartenente al movimento romantico. Fu esperto soprattutto della musica di genere operistica, ma compose anche musica sacra. Nel 1836 ottenne l'incarico di maestro di Capella a Busseto e nel 1840; fu sconvolto dalla perdita di sua moglie, ma provò un provvidenziale sostegno nel successo, al Teatro la Scala con il Nabucco.
Uno dei cori della famosa opera, il celebre 'Va Pensiero' divenne un inno contro l'occupazione austriaca. Negli anni '50, Giuseppe Verdi compose le tre sue più famose opere: Rigoletto, Il Trovatore e la Traviata.
La musica che amava il grande musicista era quella con cui gli strumenti servivano come supporto alla voce umana. La musica di Giuseppe Verdi è appassionata, penetrante e capace di raggiungere effetti straordinari.
La figura di Verdi è stata presa come esempio di patriottismo perché, oltre all'amore per la musica, il musicista mostrava il suo amore per la terra natia e per le virtù 'borghesi' come l'onore e la famiglia.
Nel 1874 fu nominato senatore del Regno d'Italia e partecipò attivamente alla attività pubblica del suo tempo.
Verdi fu un patriota convinto e un forte sostenitore dei moti risorgimentali: durante l'occupazione austriaca la scritta 'Viva V.E.R.D.I.' fu letta come 'Viva Vittorio Emanuele Re d'Italia'. Giuseppe Verdi morì a Milano il 27 gennaio 1901 ed è sepolto nella 'Casa di Riposo dei Musicisti' da lui fatta costruire.
Redazione Pressa
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