Il 21 febbraio 1804, dalla fabbrica della Pen-y-darren uscì la prima locomotiva a vapore in Galles, che fu costruita montando un motore su un carrello minerario. La sua velocità massima era di 4 km/h; all'inaugurazione questa locomotiva trainò 10 T di ferro e 60 persone.All'inizio del XIX la locomotiva a vapore ebbe uno sviluppo straordinario; rivoluzionò il sistema dei trasporti su rotaia permettendo il passaggio da quelli a trazione animale a a quelli a trazione meccanica. L'autonomia della locomotiva dipendeva dalla quantità di combustibile e d'acqua presenti a bordo.La necessità di disporre di adeguate e continue riserve idriche in prossimità della ferrovia rappresentò uno dei maggiori vincoli allo sviluppo della rete. Si cercò allora di avvicinare la linea ferroviaria ai corsi d'acqua e in questo modo la locomotiva a vapore tenne testa agli altri sistemi di trazione per lungo tempo. In Italia, l'ultima locomotiva in servizio, venne ritirata nel 1976; la nostra nazione è stata la prima ad affrontare il problema di sostituire la trazione elettrica a quella a vapore.
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