Si risolve la crisi dei missili di Cuba: 20 novembre 1962
Il leader sovietico Chruscev aveva deciso di posizionare missili, con testata nucleare, a Cuba come deterrenza contro una possibile invasione statunitense
20 novembre 2024 alle 07:27
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In risposta alla decisione sovietica di rimuovere i suoi missili a Cuba, il 20 novembre 1962, il presidente John F. Kennedy cessò il blocco navale sulla nazione caraibica. 'La crisi dei Caraibi' fu un grave momento di tensione politica tra Stati Uniti e Unione Sovietica, che generò uno spiegamento di missili balistici sovietici in territorio cubano e che mise a rischio l'innesco di un conflitto nucleare. Il leader sovietico Chruscev decise di posizionare missili, con testata nucleare, a Cuba come deterrenza contro una possibile invasione statunitense dell'isola. Gli Stati Uniti imposero un blocco navale per impedire l'arrivo dei missili a Cuba, chiedendo lo smantellamento, all'Unione Sovietica anche di quelli già installati. Dopo un lungo periodo di negoziati fra le due super potenze si giunse a un compromesso e si sventò il conflitto nucleare. Un ruolo fondamentale fu svolto dal Papa Giovanni XXIII e dalla diplomazia vaticana. Il 'Papa Buono' ricevette assicurazioni da Washington e da Mosca che un suo intervento era gradito. Giovanni XXIII, pregò per la pace e stese un messaggio ai Grandi: 'Coloro che hanno la responsabilità del potere ascoltino il grido di angoscia che, da tutti i punti della terra, sale verso il cielo: Pace, Pace'. Oltre alla fine delle ostilità a Cuba, il 5 agosto 1963, USA, URSS e Gran Bretagna firmarono il Trattato per la messa al bando parziale degli esperimenti nucleari nell'atmosfera, nello spazio cosmico e negli spazi subacquei.
Redazione Pressa
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