Il Governo Bonomi III, vara il Decreto legislativo n° 23/1945 che estende alle donne il diritto di voto. Varato dal Consiglio dei Ministri 1 febbraio 1945 il provvedimento nasce su proposta dei due maggiori partiti: il comunista Palmiro Togliatti, e il democristiano Alcide De Gasperi. La prima volte delle donne alle urne ebbe luogo con le elezioni amministrative del 1946.
Il 2 giugno dello stesso anno, parteciparono poi a un voto di alta portata storica: quello del Referendum istituzionale (tra monarchia e repubblica) e per eleggere l'Assemblea Costituente.
Un ulteriore passo verso la piena uguaglianza tra uomini e donne si ebbe con la Costituzione del 1947, in particolare con gli articoli 3 ('Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono uguali davanti alla legge...') e 51 (Tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza...').
Viene esteso il diritto di voto alle donne: 1 febbraio 1945

La prima volte delle donne alle urne ebbe luogo con le elezioni amministrative del 1946
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