L'idea di scrivere un racconto che narra le vicende dei pirati nasce da un disegno realizzato dal figliastro di Stevenson che raffigura la mappa di un'isola. Il romanzo viene narrato in prima persona dal protagonista Jim Hawking che trova una vecchia mappa di un'isola che lo condurrà al tesoro dei pirati. Jim Hawking ha 14 anni e lavora con la madre nella locanda di famiglia a Bristol. Un giorno, un misterioso marinaio chiede ospitalità e frugando nel suo baule, Jim scopre la mappa di un'isola remota sulla quale è segnato il nascondiglio del tesoro di un famoso pirata, il capitano Flint.Il romanzo viene pubblicato per la prima volta a puntate nella rivista per ragazzi 'Youg Folks'. Il libro racconta una storia di pirati e tesori e ha certamente contribuito in modo significativo all'immaginazione popolare su questo argomento. 'L'isola del tesoro' viene generalmente considerato un romanzo di formazione, ma contiene elementi inusuali; per esempio Long John Silver, utilizzato dall'autore per descrivere la potenziale ambiguità della morale, è un personaggio non completamente buono ma neanche completamente cattivo.
'L'isola del tesoro' è un classico della letteratura per ragazzi, perfetto per la scuola primaria.
Leggere il libro è come andare incontro al rischio, che però è un'avventura che appaga per sé stessa, con le sue paure e le sue sorprese, e soprattutto con le sue emozioni: l'unica vera conquista non è il tesoro, ma il senso della vita come esperienza emozionante.
L'isola del tesoro è un libro vitale, anzi è un libro sulla vitalità stessa. Sulle luci e le ombre della vita, le contraddizioni che ci fanno sentire umani: la locanda buia ma accogliente, il blu minaccioso e insieme meraviglioso dell'alto mare, poi l'isola tenebrosa quanto luminosa.