Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
La fiaba del Brutto anatroccolo, l'11 novembre 1843 è stata pubblicata dallo scrittore Hans Christian Andersen. La storia narra di una nidiata di Anatroccolo in cui uno si distingue dagli altri: non aveva le piume soffici e gialle di tutti i suoi fratelli, ma aveva un aspetto goffo, era più grosso degli altri e con le sue piume arruffate e grigie era proprio brutto. Nonostante il suo aspetto, mamma Anatra gli voleva comunque bene e cercava di farlo accettare.
Il piccolo brutto anatroccolo venne lo stesso emarginato dai suoi fratelli. Decise perciò di allontanarsi per cercare fortuna altrove.
Vagò senza meta fino ai mesi invernali in cui sopravvisse al congelamento. Il protagonista raggiunse poi per caso uno stagno e lì vide nuotare delle bellissime creature.
Si trattava di bellissimi cigni che si avvicinarono, con grande sorpresa, lo riconobbero e lo accolsero dandogli il benvenuto. Il goffo anatroccolo scorse poi il suo riflesso nell'acqua, si vide cresciuto ed era diventato lui stesso un bellissimo cigno. La morale della storia è che non dobbiamo giudicare gli altri dall'aspetto esteriore, perché tutti abbiamo un valore e un potenziale speciale.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>