Continua il nostro dossier Cave elaborato con l'aiuto dei Comitati No Cave. Come annunciato sabato scorso la terza puntata del dossier si concentra sull'aspetto economico dell'attività estrattiva.
Il PIAE della provincia di Modena dopo 10 anni si è rivelato altamente sovrastimato come avevamo previsto in sede di osservazioni. Per abbassare il valore e ridurre le escavazioni come è documentata agli atti avevamo sostenuto nel 2007 anche la possibilità di una imminente bolla immobiliare che nel suo avverarsi, tanta distruzione economica ha generato poi negli anni seguenti.
Non solo, il PIAE di Modena di 23 milioni e 500.000 mila metri cubi di inerti pregiati a differenza del 1.800.000 della più popolosa e territorialmente più grande provincia di Bologna ha blindato il fabbisogno sotto il principio dell’autosufficienza. Significa che la ghiaia venduta per il fabbisogno privato e pubblico della nostra provincia può provenire solo dalle cave modenesi. Questa però può e viene venduta anche in altre province contraddicendo il principio stesso che si voleva ecocompatibile di fabbisogno. Insomma un'autosufficienza solo in entrata e non in uscita.
Aspetto economicamente paradossale che altera i più elementari principi della domanda e dell’offerta e che garantisce agli operatori del settore lauti guadagni per la mancanza di concorrenza esterna.
Nel 2011 ritenendo che il principio di autosufficienza contenuto nel PIAE fosse in contrasto con l’art.3 del trattato della Comunità Europea che impone la libera circolazione delle merci all’interno dei paesi membri chiedemmo un parere all’AAutorità garante della concorrenza del mercato, agenzia istituita nel 1990 sul modello dello Sherman act nato cent’anni prima negli USA. Inizialmente più che rispondere al nostro quesito l’agenzia tese ad informarsi se noi fossimo in contatto con Report, la trasmissione televisiva diretta dalla Gabanelli che al tempo si occupava di cave e del funzionamento delle autorità di controllo come la Consob e appunto l’Autorità della Concorrenza.
Nel 2014 con una breve nota, forse per chiudere una pratica ancora aperta, arrivò la risposta nella quale si sosteneva che…. Il principio dell’autosufficienza adottato dalla provincia di Modena serve per… contenere in un’ottica di ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse del territorio lo sfruttamento del suolo… adducendo a conferma che altre provincie e l’industria ceramica adottano questo principio.
Tre anni per una risposta, per non entrare nel merito della eventuale inosservanza del trattato, ma ancor più grave adducendo a sostegno tesi completamente errate (l’industria ceramica come le altre provincie non usano l’autosufficienza).
Quando le autorità americane nel 1890 introdussero lo Sherman act lo fecero perché ritenevano fosse uno strumento determinante per la lotta alla corruzione. E’ evidente che se un’impresa corrompe un funzionario o una autorità pubblica ottiene vantaggi rispetto ai propri concorrenti di settore e dunque molte volte sono le aziende stesse a sollecitare controlli da parte dell’agenzia statunitense della concorrenza. Perchè a Modena nel settore ghiaia non c’è mai stato tra le aziende né competizione né il minimo accenno di contrasto?
Questo sfregio al nostro territorio poteva essere evitato? Dante Pini - presidente della sezione d'Italia Nostra sezione dei Castelli