Una serata alla quale hanno partecipato il segretario regionale Pd Luigi Tosiani, il consigliere regionale Luca Sabattini, tanti sindaci Pd o civici di centrosinistra (Massimo Mezzetti, Riccardo Righi, Luigi Zironi, Elisa Parenti, Francesca Silvestri, Massimo Paradisi, Marco Biagini...), esponenti del mondo cooperativo (da Francesca Federzoni a Simona Arletti), il capo di gabinetto di Mezzetti ed ex segretario provinciale Pd (Roberto Solomita).
Ma sono le parole di Vaccari (al di là del ringraziamento con tanto di mani giunte a Matteo Seghedoni) a rappresentare una sorta di 'epifania' rispetto al vero significato della battaglia in atto per la segreteria provinciale Pd di Modena. Una epifania scontata, certo, ma sempre rimasta implicita e mai così chiaramente verbalizzata. Invece Vaccari lo dice in modo palese: la scelta del nuovo segretario provinciale è direttamente collegata alle candidature alle prossime elezioni politiche, compresa la sua stessa ricandidatura che - a sorpresa - decide di ufficializzare con forte anticipo (ma nemmeno troppo se il voto dovesse celebrarsi nel 2026 e non nel 2027), cercando di prevenire affollamenti e sgambetti.
E' evidente che un segretario vicino all'ala Vaccari-Mezzetti come Massimo Paradisi, sarebbe garanzia per Vaccari di ricandidatura certa, magari anche senza la fatica di raccogliere preferenze, in quel posto bloccato di capolista che la nuova legge elettorale potrebbe prevedere. Non solo, anche Mezzetti qualora le cose in piazza Grande dovessero complicarsi, potrebbe trovare spazio in lista, magari nella quota 'civica' oggi rappresentata da Enza Rando.
Se, viceversa, Paradisi non dovesse farcela e si andasse a un segretario vicino a Giancarlo Muzzarelli (come ad esempio Maria Costi), la strada per Stefano Vaccari potrebbe essere più in salita.
Altro che mozioni, programmi, temi, confronto di idee, dicotomia tra rinnovamento e conservazione. Ecco messo nero su bianco il vero ruolo del prossimo segretario provinciale: comporre le liste per le politiche prima che passino il vaglio del regionale. Insomma, decidere le care e vecchie poltrone: in pelle, in similpelle, in velluto o in tessuto antigraffio poco importa.
Vaccari ieri sera, chiamando a raccolta la sua corrente ed escludendo tutti i muzzarelliani, ha dimostrato che il segretario regionale è con lui, ora serve anche l'altra pedina.
Giuseppe Leonelli
Foto Dante Farricella

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