Continua a fare discutere l'installazione di una lapide incastonata sulla facciata dell'accademia per volontà del locale Comitato costituito e rappresentato dall'ex ministro Carlo Giovanardi, dal conte Clemente Forni, Alessandro Magiera e svelata al pubblico in una cerimonia ufficiale il 22 novembre scorso, alla presenza di Martino d'Asburgo d'Este. Una inaugurazione, avvenuta anche alla presenza della banda del comune di Modena, che aveva scatenato la reazione di diverse associazioni risorgimentali e sfociata nella protesta plateale di un rappresentante che imbracciando il tricolore ha tentato di impedire con la sua presenza, lo svolgimento della cerimonia, al punto da creare le condizioni per il proprio allontanamento forzato da parte delle Digos e ad una denuncia, nei suoi confronti, per resistenza a pubblico ufficiale. Tale manifesta contrarietà alla lapide prenderà di nuovo forma la mattina di sabato 20 dicembre, alle ore 11,nella manifestazione organizzata davanti alla statua di Ciro Menotti.'Sabato 20 dicembre alle 11 in piazza Roma davanti alla statua di Ciro Menotti a Modena si terrà la cerimonia 'Un fiore e una poesia per il Tricolore italiano'.
L'iniziativa è promossa da varie associazioni risorgimentali tra cui il Comitato di Caserta e di Modena dell'Istituto per la Storia del Risorgimento, l'Unuci, le Guardie d'Onore del Pantheon e l'Associazione Giuseppe Garibaldi che 'intendono protestare contro ogni forma di revisionismo storico contestando la recente affissione della lapide sulla facciata dell'Accademia Militare dove si riabilitano quegli stessi Asburgo d'Este che fecero decapitare don Giuseppe Andreoli e impiccare Ciro Menotti e Vincenzo Borelli'' - si legge da una nota dei comitati nella quale viene comunicato il programma della cerimonia. 'Prenderanno la parola Anna Poerio, discendente dei patrioti risorgimentali Alessandro e Carlo Poerio, Francesco Garibaldi Hibbert discendente dell'eroe dei due mondi e presidente dell'Associazione Giuseppe Garibaldi. Infine Ascanio Guerriero, tenente in congedo dei carabinieri che fu allontanato di peso e denunciato dalla Digos
per resistenza a pubblico ufficiale per aver sventolato il Tricolore durante la cerimonia di affissione della lapide lo scorso 22 novembre. 'Non è ammissibile che i duchi diventino dei patrioti anticipatori dell'Unità d'Italia e Ciro Menotti e i suoi compagni di lotta delinquenti disturbatori dell'ordine pubblico - afferma Giulia Manzini, segretaria Comitato di Modena dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano -. Rivolgendoci ai modenesi invitiamo tutta la cittadinanza che è invitata a partecipare e a deporre un fiore sotto la statua di Ciro Menotti'.Carlo Giovanardi, che interpellato in proposito, definisce 'incomprensibile' la polemica e ha affermato di avere presentato un esposto al questore.
'Ad alimentare una polemica incomprensibile, visto che la lapide è stata approvata da tutti gli organismi preposti alla tutela dei Beni culturali d’Italia, Soprintendenze, Comune, ministero della Difesa e ministero dei Beni culturali, ci sarà un soggetto già denunciato per essersi opposto alla Polizia e che aveva tentato di bloccare una cerimonia ufficiale'. Nel merito del contenuto ribadisco: 'È solo un’indicazione storica, ulteriore motivo di orgoglio turistico per la città e il nostro territorio che con gli Stati dell’Europa centrale – Austria, Ungheria, Germania – ha sempre avuto proficui contatti culturali ed economici'.