'Si tratta di una delibera che ha enormi ricadute sul piano ambientale. Mette a rischio l'approvvigionamento idrico di Modena e Formigine e comporterà rischi per la salute dei lavoratori e degli abitanti della frazione per la polvere dovuta alla frantumazione della ghiaia e lo smog per la circolazione di migliaia di camion - afferma il consigliere della lista civica Per Cambiare Costantino Righi Riva -. L’attività di scavo sarà controllata da un solo geologo del Comune. I terreni saranno irrimediabilmente perduti all'agricoltura e il Comune si troverà in carico delle voragini in cui potrebbero finire rifiuti. Nella migliore delle ipotesi il paesaggio assumerebbe un aspetto lunare. Parliamo dello scavo di 450.00 metri quadrati di terreno agricolo e il Comune e la Regione ne ricaveranno una somma pari a 1,60 euro al metro cubo di ghiaia pulita. Una cifra che non potrà rappresentare un ristoro significativo dei danni ambientali arrecati al territorio'.
Il volume di scavo complessivo previsto dal Pae sul polo Pederzona risulta di 2.200.000 metri cubi
- Comparto ampliamento settore “Casavecchia”: 277’807 metri cubi. Attuatore: La Modenese soc cons. arl
- Comparto ampliamento settore “Colmbarone”: 948'256 metri cubi. Attuatori: La Modenese soc cons. arl, Soc agr. La Splendida srl
- Comparto ampliamento settore “Podere Rossa”: 212'797 metri cubi. Attuatori: La Modenese soc cons. arl, Cilsea soc coop.
- Comparto ampliamento settore “Beton”: 660'000 metri cubi. Attuatore: Betonrossi spa
- Comparto completamento Cava Pederzona settore “Cava Pederzona”: 25'177 meri cubi. Attuatore: Cilsa soc coop.
- Comparto completamento Fossa Gazzuoli settore “Fossa Gazzuoli”: 19’502 metri cubi. Attuatore: Inerti Pederzona srl.